2015-09-02 11:48:00

India: vescovi di Orissa istituiscono “Giornata dei Martiri”


I vescovi dello Stato indiano di Orissa hanno deciso all’unanimità di istituire una “Giornata dei Martiri”, dedicandola alle vittime dei massacri anticristiani avvenuti nel distretto di Kandhamal nel 2008. Come l’agenzia Fides apprende dalla Chiesa locale, la Giornata sarà celebrata nel mese di agosto di ogni anno. Lo hanno deciso i cinque vescovi dello Stato (delle diocesi di Sambalpur, Berhampur, Rourkela, Balasore e Cuttack-Bhubaneswar) nel corso della loro Assemblea annuale. Finora la Chiesa locale aveva celebrato una “Giornata della memoria”, per ricordare le vittime dei massacri.

La data esatta della Giornata in accordo con le famiglie delle vittime
​L'arcivescovo John Barwa, presidente del Consiglio dei vescovi dell’Orissa, conferma a Fides che “la data esatta sarà decisa in accordo con le famiglie delle vittime. Intendiamo dare loro profonda consolazione, perpetuando la memoria dei loro cari e riconoscendoli come martiri”. “Quanti furono uccisi durante la persecuzione anticristiana nel 2008 meritano il nostro impegno, onore, rispetto e riconoscimento: sono morti per la loro fede cristiana e la testimonianza di Cristo”, spiega a Fides mons. Sarat Chandra Nayak, vescovo di Berhampur.

La richiesta di estendere la Giornata all'intera nazione
Mons. Simon Kaipuram, vescovo di Balasore, riferisce a Fides che “il Consiglio episcopale dell’Orissa chiederà alla Conferenza episcopale dell’India di estendere la celebrazione della Giornata all’intera nazione”. “Accolgo con favore questa decisione. Dobbiamo riconoscere i morti di Kandhamal 2008 come martiri della fede”, commenta a Fides il laico cattolico John Dayal, segretario generale dell'All India Christian Council (Aicc) e membro del Consiglio per l'integrazione nazionale del governo indiano. “E’ importante che l’intera società civile in India ricordi i massacri di Kandhamal: è l'attacco più feroce che i cristiani hanno subito nella storia. E le vittime sono state tradite dal sistema di giustizia penale”, aggiunge Dayal.

Nei pogrom furono uccisi 90 cristiani. 55mila gli sfollati
Nella violenza che si scatenò il 25 agosto 2008 nel distretto di Kandhamal, oltre 90 cristiani furono uccisi, più di 350 tra chiese e luoghi di culto furono distrutti, circa 6.500 case rase al suolo, 40 donne furono vittime di stupri e sevizie, oltre 56mila cristiani furono cacciati dai loro villaggi. (S.D.- P.A.) 








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