2015-09-03 20:00:00

Dramma migranti: caos in Ungheria. Piano Ue per accoglienza condivisa. Fmi sollecita ad agire


Il dramma dell’immigrazione in primo piano anche nei social network, dove la foto del piccolo siriano Aylan, annegato sulla spiaggia di Bodrum in Turchia, ha riscosso sentimenti di pietà e sdegno. E mentre le istituzioni europee segnano il passo nella ricerca di soluzioni per l’accoglienza, è caos in Ungheria, dove la Polizia ha tolto il blocco alla stazione di Budapest e migliaia di migranti accampati hanno preso d’assalto un treno diretto a Sopron, verso il confine con l’Austria, poi bloccato. Il servizio di Roberta Gisotti

E’ durato poco il viaggio del treno gremito di migranti diretto verso l’Austria. Si è fermato a Bicske dove c’è un campo profughi. I poliziotti hanno cercato di far scendere quelli senza documenti validi, per farli salire su alcuni pulman. Ma questi hanno resistito, gridando ‘no camp’. Si è difeso il premier Orban, oggi a Bruxelles, dalle critiche piovute sul suo governo: stiamo difendendo i confini europei - ha detto - come previsto da Schengen. Sono oltre 2000 i migranti arrivati in Ungheria nelle ultime 24 ore, lungo la rotta balcanica diretti in Germania, Austria e altri Paesi del Nord Europa. Nel trambusto della stazione di Budapest, una donna siriana ha dato la luce una bambina. La notizia fa da contraltare alla morte del bimbo siriano, Aylan fuggito da Kobane e la cui immagine è divenuta il simbolo della tragedia umanitaria in corso. Si è saputo che sono annegati anche la mamma e il fratellino, che insieme al papà avevano chiesto - tramite una parente - asilo in Canada, che lo aveva respinto. Per questo il ministro dell’immigrazione Alexander fa sapere che sta appurando le ragioni del rifiuto. La Repubblica ceca ha invece concesso asilo ai 230 profughi siriani arrestati, ma chi non accetta dovrà lasciare il Paese entro sette giorni. Altri 24 immigrati ammassati in un furgone sono stati salvati dall’asfissia dalla polizia di frontiera italiana e francese, tra Ventimiglia e Mentone, arrestato l’autista. In Serbia sono arrivati gli aiuti umanitari dell’Ue per i migliaia di migranti arrivati in questi giorni. Dalla Commissione europea un piano per ricollocare 120 mila migranti all’interno dell’Unione, in aggiunta ai 40 mila già pianificati per Italia e Grecia, e possibili sanzioni per chi rifiuterà di rispettare gli accordi. Dalla cancelliera Merkel e dal presidente Hollande la richiesta di presentare fin da oggi le proposte comuni. Ma la situazione sembra davvero sfuggita di mano alle istituzioni statali e comunitarie, fin latitanti nelle decisioni politiche e deficitarie nell’accoglienza umanitaria. Tanto che lo stesso Fondo monetario internazionale ha sollecitato l’Europa ad agire.

La foto del piccolo siriano è solo emblematica di tutto il dramma che investe i bambini nelle zone di guerra e nelle fughe verso l'Europa. Fausta Speranza ne ha parlato con Michele Prosperi, portavoce di Save The Children Italia:

 

 








All the contents on this site are copyrighted ©.