Continua ad aggravarsi il bilancio delle pesanti alluvioni che hanno colpito ampie porzioni del Myanmar nel mese di agosto. Secondo le stime ufficiali - riferisce l'agenzia AsiaNews - le inondazioni hanno riguardato oltre un milione di persone, più di 100 le vittime, almeno 200mila gli sfollati e circa 15mila le case andate distrutte. Il disastro ha coinvolto a vario titolo 11 dei 14 Stati che formano l’Unione del Myanmar. Gli effetti più devastanti si registrano nella zona a ovest e a nord-ovest dell’ex Birmania, in particolare nelle zone Chin e Rakhine, fra le aree meno sviluppate del Paese.
Colpito il settore agricolo e zootecnico
Secondo quanto emerge da un rapporto ufficiale pubblicato il primo settembre dalle
autorità governative, oltre 1,4 milioni di acri di terre coltivate sono stati invasi
dalle acque, 840mila acri sono andati distrutti e 1,1 milioni hanno subito pesanti
danni. Finora solo 200mila acri di terreno sono stati reimpiantati. Il disastro ha
provocato perdite ingenti nel settore agricolo e zootecnico, con ripercussioni enormi
per tutta la popolazione in tema di sicurezza alimentare e riserve di cibo.
Programma di sostegno della Caritas
La Chiesa birmana e la Caritas nazionale (Kmss) si sono fin da subito attivate per
prestare aiuto e soccorso nelle zone più colpite. Secondo quanto emerge dal piano
di emergenza approntato ad agosto, gli uffici nazionali dell’ente caritativo cattolico
hanno predisposto un programma di sostegno in sei diocesi sparse in sette diversi
Stati del Myanmar, dove si sono registrati i danni più gravi. Fra gli interventi di
emergenza messi in campo, Kmss si è attivata per distribuire acqua potabile, cibo,
generi di prima necessità, utensili e alloggi temporanei per 120.437 vittime dell’alluvione.
Molti territori ricoperti dalle acque, in situazione di grave pericolo
L’ufficio nazionale Kmss (Caritas Myanmar) è in contatto con le agenzie delle Nazioni
Unite e le varie ong presenti nell’area del disastro, coordinando con loro i soccorsi
e le attività, oltre che mantenere un canale sempre aperto con i vertici di Caritas
Internazionale (CI). Rispondendo alle richieste di aiuto lanciate da Kmss, Caritas
Internazionale ha rivolto un appello agli enti dei vari Paesi per contribuire all’emergenza.
Ancora oggi le varie agenzie Onu presenti sul territorio, assieme a 50 Ong e gruppi
della società civile stanno facendo del loro meglio per portare aiuti concreti alle
vittime delle alluvioni in Myanmar. Tuttavia, molti territori ricoperti dalle acque
sono in situazione di grave pericolo a causa delle pesanti piogge monsoniche che continuano
ad abbattersi - seppur fuori stagione - sul Paese. (L.G.)
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