Nel Regno Unito, il parlamento discute oggi l’approvazione di un disegno di legge per la legalizzazione del suicidio assistito di malati in stato terminale, sotto supervisione medica. Da più parti nella società britannica si sono levate voci contro questa proposta. Forte l’opposizione dei leader religiosi del Paese. Philippa Hitchen ha intervistato il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster:
R. – The parliamentary debate and to some extent public debate is not impressed
by a statement …
Il dibattito in Parlamento e quello pubblico non sono condizionati da alcuna dichiarazione
determinata solamente da una credenza religiosa; invece le persone sono condizionate
dalla profondità del senso dell’umanità che cerchiamo di esprimere e di acquisire.
Credo che sia proprio questo il punto: che molte persone hanno la sensazione che,
nella nostra società, si stia banalizzando e minimizzando il senso completo della
profondità dell’essere umano. Ed è per questo che sono molto contento del fatto che
il Rabbino Capo e io siamo tra i firmatari della lettera scritta da tutti i leader
religiosi in Gran Bretagna ai parlamentari, in occasione di questo voto importante
che in qualche modo potrebbe “riformulare” la nostra comprensione di noi stessi e
suggerirci che la vita sia “usa e getta” e a nostra disposizione. Noi invece vogliamo
ribadire il nostro “no”: prendere questa strada è l’inizio di un’ulteriore banalizzazione
della vita umana. Noi condividiamo la profonda convinzione del valore della vita umana
dai suoi primi istanti alla sua fine naturale.
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