2015-09-12 13:20:00

Nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo apre la "Galleria dei ritratti"


Un viaggio nella storia del Papato dal ‘500 ad oggi attraverso ritratti d’epoca e oggetti appartenuti ai Pontefici. E’ quanto aspetta i visitatori che da oggi potranno visitare il nuovo spazio museale inaugurato nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Aperto per la prima volta al pubblico, sarà visitabile ogni sabato anche in treno partendo dalla stazione vaticana. Il servizio di Michele Raviart:

Da Giulio II a Papa Francesco, 51 tele di varie dimensioni saranno esposte nella nuova “Galleria dei ritratti dei Pontefici”. Allestito al primo piano del Palazzo Apostolico, in quelli che erano gli uffici della Specola Vaticana, il percorso si snoda in sette grandi ambienti, costeggiando il terrazzo che domina Castel Gandolfo e il balconcino dal quale il Papa recita, tradizionalmente, l’Angelus quando si trova nella sua residenza estiva. Il commento di Sandro Barbagallo, responsabile delle Collezioni Storiche dei Musei Vaticani:

"L’apertura della Galleria dei ritratti dei Pontefici va a colmare una lacuna che subiscono i visitatori dei Musei Vaticani. Si imbattono spesso lungo le gallerie nei ritratti dei Papa, ma non sanno chi è quel Papa! Oppure si imbattono in uno stemma di un Papa ma non sanno a quale Papa è appartenuto! La Galleria dei ritratti dei Pontefici è quindi un’occasione per far conoscere le gesta, la vita, le virtù di Papi che sono stati grandi capi della Chiesa, che sono stati protettori di artisti, mecenati, talvolta anche Santi".

Tra i marmi policromi delle sale del Palazzo Apostolico, costruito da Urbano VIII Barberini nel 1623 su un progetto di Carlo Maderno, molti anche gli oggetti in mostra. Una sedia gestatoria, che portava i Papi in processione fino all’arrivo della “papamobile” di Giovanni Paolo II e alcuni paramenti liturgici, oltre a una raccolta delle divise storiche dei vari corpi armati pontifici, come la guardia nobile e la guardia palatina. Ancora Sandro Barbagallo:

"La galleria si apre con una serie di parati appartenuti a Paolo V Borghese e davanti a questi parati c’è un tavolo con esposti due servizi da scrittoio perché sì, stiamo parlando di Papi ma stiamo parlando sempre di sacerdoti a capo della Chiesa che hanno una valenza legata alla liturgia, quindi alla celebrazione della messa da un lato e dall’altro al messaggio che loro inviano attraverso le Encicliche".

Fortemente voluta da Papa Francesco, l’apertura progressiva della tenuta di Castel Gandolfo è cominciata lo scorso anno con le visite guidate ai giardini di Villa Barberini e la creazione di uno spaccio per i prodotti delle Fattorie Pontificie. L’obiettivo è quello di condividere quanto più possibile beni artistici e naturali, come spiega il direttore delle Ville Pontificie Osvaldo Gianoli:

"Il desiderio del Santo Padre è stato per noi un piacere immenso poterlo esaudire. Chiaramente la sua generosità nel voler aprire, nel volere condividere questo bene di tutti è innegabile. Dal canto nostro abbiamo fatto il necessario e siamo partiti a marzo dell’anno scorso. L’offerta turistica quindi si arricchisce con l’apertura di Palazzo e con la visita delle Ville Pontificie attraverso un trenino".








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