2015-09-20 10:32:00

Cuba: i giovani credono in un Paese migliore


Papa Francesco, questa domenica, si reca a salutare i giovani davanti al Centro culturale Padre Félix Varela all’Avana. L’entusiasmo è grande come ci dice Elena Maria Bertram, giovane studentessa cubana di 24 anni, intervistata dal nostro inviato Sergio Centofanti:

R. – Sinceramente è un momento molto speciale. Come giovane cubana sono molto emozionata di partecipare a questo momento, a questi attimi che saranno unici nella storia del mio Paese.

D. – Come sono i giovani cubani oggi?

R. – Vogliono semplicemente un mondo migliore e una Cuba migliore per loro. Magari alcuni non hanno tanti sogni, perché trovano delle difficoltà per realizzarli qui, nel loro Paese, proprio perché non hanno questa speranza di cambiamento; ma ce sono anche tanti altri che, invece, credono in una Cuba migliore, in una Cuba con un futuro migliore. Penso che la visita di Papa Francesco nel nostro Paese aiuterà molto tutto questo, perché sicuramente porterà tanti messaggi di speranza e di incoraggiamento per il popolo e per la gioventù. In questi giorni, infatti, la Chiesa sta facendo eco a tutte le parole che il Papa dice costantemente ai giovani. Pertanto sento che la gioventù sarà incoraggiata e riceverà un messaggio di speranza.

D. – Qual è il ruolo dei giovani cattolici cubani nella società di oggi?

R. – Sono presenti all’interno delle loro comunità per incoraggiare gli altri giovani che spesso non partecipano alla vita della Chiesa. Svolgono i lavori più comuni, ma anche sono presenti nelle università e in altri settori della società. Durante il fine settimana tanti giovani cattolici visitano le comunità più lontane dai loro paesini, cercando così di andare verso i più lontani.

D. – Cuba sta vivendo grandi cambiamenti in questa fase: quali sono le tue speranze?

R. – Le mie speranze sono nel dialogo, nell’avvicinamento soprattutto con le comunità della diaspora negli Stati Uniti, e nel riavvicinamento tra questi due Paesi che ormai da più di 50 anni si sono allontanati. Le mie speranze sono nell’unità del popolo cubano; le mie speranze sono per un mondo migliore; che il mondo conosca veramente la realtà cubana e che Cuba conosca la realtà del mondo. Già Giovanni Paolo II diceva che il mondo si deve aprire a Cuba e Cuba si deve aprire al mondo. Sì, siamo così pieni di speranza.








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