2015-09-20 12:46:00

Migranti: tragedia a Lesbo, ancora arrivi da Balcani e Mediterraneo


Ancora una tragedia di migranti nel mare della Grecia, dove nella notte è affondato un barcone. Intanto, non si arresta il flusso di immigrati via terra attraverso la rotta balcanica, e via mare, nel Mediterraneo. C’è anche il cadavere di una donna tra gli oltre 4 migranti migranti soccorsi, in queste ultime ore, nel Canale di Sicilia. Purtroppo, inoltre, almeno 13 migranti sono morti questa mattina dopo che il barcone sul quale viaggiavano si è scontrato con un traghetto al largo della città portuale turca di Canakkale. La cronaca nel servizio di Elvira Ragosta:

Il barcone affondato la notte scorsa nei pressi dell’isola greca di Lesbo viaggiava con 46 migranti. Circa 30 i dispersi, tra cui ci sarebbero anche dei bambini. La guardia costiera ellenica cerca i sopravvissuti della seconda tragedia avvenuta nelle acque, dove ieri, per l’affondamento di un’altra imbarcazione, ha perso la vita una bimba di 5 anni. Prosegue, intanto, l’afflusso lungo la rotta balcanica. In Ungheria è stato riaperto al traffico, dopo giorni di chiusura, il valico di Horgos 1, alla frontiera con la Serbia, bloccato nei giorni scorsi dal governo di Budapest con ferro e filo spinato. Resta, invece, ancora chiuso il secondo e più piccolo valico, ma le barriere ungheresi ha fatto spostare i flussi verso Croazia e Slovenia.

Secondo i media croati sono centinaia le persone ammassate alla frontiera in attesa di raggiungere la Slovenia, per poi proseguire in Austria, dove, nella sola giornata di ieri, secondo la Croce rossa, sono stati registrati circa 13.000 arrivi e 7.000 sono attesi entro oggi, ma le autorità austriache hanno chiuso nella notte il valico al confine di Spieldelf. Neppure si arresta l’esodo di profughi e migranti via mare dalla Libia verso il Canale di Sicilia: oltre 4300 le persone soccorse da ieri nelle operazioni condotte da navi italiane ed europee sotto il coordinamento della Guardia costiera italiana. Viaggiavano a bordo di 12 gommoni e 8 barconi. Tra loro ci sarebbe anche una vittima: una donna, probabilmente incinta.








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