2015-09-21 14:30:00

Capi delle Chiese di Terra Santa condannano violenze Spianata delle Moschee


I Capi delle Chiese di Gerusalemme esprimono “seria preoccupazione” per le recenti violenze consumate sulla Spianata delle Moschee negli scontri tra polizia israeliana e musulmani palestinesi, ed esprimono ferma condanna per le iniziative con cui si punta a manomettere le regole codificate che presiedono all'accesso e alla gestione dei Luoghi santi. Negli ultuimi giorni, le forze dell'ordine israeliane avevano consentito l'accesso solo agli adulti con età superiore ai quarant'anni.

Diritto di libero accesso e di culto presso la moschea di Al Aqsa
Le preoccupazioni e le condanne dei Capi delle Chiese di Gerusalemme sono contenuti un un comunicato, diffuso dalle fonti ufficiali del patriarcato latino di Gerusalemme. “I musulmani” si legge nel comunicato, ripreso dall'agenzia Fides, “hanno il diritto di libero accesso e di culto presso la moschea di Al Aqsa”. I leader cristiani ribadiscono che i Luoghi Santi “hanno bisogno di protezione vigile e costante”, e richiamano anche il ruolo di custode dei Luoghi Santi musulmani a Gerusalemme riconosciuto alla Giordania e sancito anche dal trattato di pace sottoscritto tra Stato ebraico e Regno Hascemita nel 1994. Il comunicato è sottoscritto da 13 patriarchi, vescovi e Capi di Chiese e comunità cristiane presenti a Gerusalemme, compresi il patriarca greco ortodosso Theophilos III, il patriarca latino Fouad Twal e padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, (G.V.)








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