2015-09-23 12:15:00

Burundi: i vescovi esortano al dialogo politico


Un dialogo produttivo tra le parti per evitare il rischio di un ritorno alla guerra civile: a richiederlo sono i leader della Chiesa cattolica del Burundi, ammonendo coloro che potrebbero essere tentati dal “riprendere in mano le armi”. Nel comunicato, letto dal vescovo Gervais Bashimiyubusa ai microfoni delle emittenti radiofoniche cattoliche e ripreso dall'agenzia Misna, si definisce “molto preoccupante” la situazione a Bujumbura dove alcune persone sono state “brutalmente assassinate” assieme ad altre “rapite, torturate o imprigionate senza processo”.

Rapporti tesi tra episcopato e governo di Bujumbura
Il messaggio – diffuso in seguito ad una riunione dei vescovi del Burundi, la scorsa settimana a Gitenga – giunge in un momento in cui i rapporti tra il governo di Bujumbura e la Chiesa cattolica sono particolarmente tesi. Quest’ultima a luglio si era espressa contro il controverso terzo mandato del presidente Pierre Nkurunziza, vincitore di elezioni boicottate dall’opposizione e definite ‘incostituzionali’ dalla comunità internazionale.

Un vero dialogo per la sicurezza di tutti
​Le tensioni politiche erano sfociate in un mancato golpe militare e mesi di violenze e disordini alimentati dall’opposizione. In proposito i vescovi sottolineano che “la vera sicurezza e la pace duratura si raggiungono solo con il  dialogo” e “più ritardiamo questo vero dialogo inclusivo, più coloro che ne hanno la responsabilità, allontanano l'arrivo della sicurezza per tutti”. La Conferenza episcopale invita tutti i burundesi ad "abbandonare la via del male, le uccisioni e la vendetta, l’esclusione, il regno della menzogna, e l'uso della forza per prendere il potere o mantenerlo”. (A.d.L.)








All the contents on this site are copyrighted ©.