2015-09-24 14:30:00

Croazia: la Chiesa pronta ad accogliere i rifugiati


Anche la Chiesa in Croazia è pronta a fare la sua parte per accogliere e assistere i profughi che stanno raggiungendo l’Europa. E’ quanto afferma una nota della Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale croata, nella quale si ricorda che dare assistenza e protezione a rifugiati non è solo un gesto di buona volontà degli Stati, ma è un obbligo dettato dalla Convenzione di Ginevra del 1951.

Inaccettabile chiudere le frontiere e punire i rifugiati
La Commissione punta quindi il dito contro l’irrigidimento delle frontiere deciso da alcuni Governi europei per fermare il flusso di profughi, definendo “inaccettabili” le “politiche e pratiche contrarie ai principi della solidarietà cristiana, alle rigide norme del diritto internazionale e allo spirito di un’Europa senza confini”. Oltre che inefficaci – si osserva - queste misure “sono ingiuste, perché mirano a punire innocenti e alimentano le attività della criminalità organizzata, che comprendono il traffico di esseri umani, causa di tante sofferenze e tragedie”.

Un dovere legale e morale
Il legittimo diritto dei Paesi di proteggere i propri confini e di garantire la sicurezza dei propri cittadini, prosegue la nota,  non esonera “dall’adempimento degli obblighi legali di aiutare e proteggere i rifugiati”. Persone vulnerabili che possono diventare facilmente vittime della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento. Per questo – sottolinea la Commissione giustizia e pace croata - è necessario migliorare il sistema di identificazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo al loro ingresso in Europa: “Falle e difetti di questo sistema non sarebbero solo una violazione dell’obbligo di garantire protezione dalla schiavitù, ma la negazione dei principi fondamentali  dell’umanità  e della filantropia cristiana, che condanna la riduzione in schiavitù”.

Un’accoglienza senza discriminazioni religiose
Ma l’accoglienza non può essere riservata solo ai cristiani che fuggono dalle guerre e persecuzioni in Medio Oriente: “Condizionare l’assistenza e la protezione dei rifugiati alla loro appartenenza religiosa – afferma - non solo sarebbe contrario al principio di non discriminazione sancito dal diritto internazionale, ma anche ai principi fondamentali della fede cristiana”. Le parole dell’Antico Testamento e del Vangelo in questo senso parlano chiaro.

Più solidarietà dall’Europa
Di qui l’appello ai fedeli e a tutte le persone di buona volontà a dare il loro contributo all’assistenza ai rifugiati. La Commissione giustizia e pace si rivolge poi alla comunità internazionale affinché faccia il possibile per riportare la pace nelle aree in guerra in Asia e Africa da cui provengono i profughi. Infine, l’appello a tutti gli Stati europei a “mostrare  una solidarietà efficace con i rifugiati e i Paesi che portano il peso maggiore dell’attuale crisi”. (A cura di Lisa Zengarini)








All the contents on this site are copyrighted ©.