2015-09-26 10:11:00

Cile: vittime del terremoto aiutano altre vittime


"Tutte le parrocchie del Paese, le scuole cattoliche, i movimenti apostolici di tutte le diocesi stanno pregando per quanti soffrono oggi nell’arcidiocesi di La Serena. Questa Campagna vuole esprimere la cosa più bella, vale a dire, l'anima del Cile, che è la solidarietà e la fede in Gesù Cristo, che ci invita ad essere discepoli solidali": lo ha affermato mons. Pedro Ossandón, vescovo ausiliare di Santiago, presidente della Pastorale sociale-Caritas Cile, che ha visitato le zone più colpite dal terremoto e dallo tsunami del 16 settembre nell'arcidiocesi di La Serena, incoraggiando la Campagna "Per una nazione solidale". Insieme a lui c’era mons. Luis Fernando Ramos Pérez, anch’egli ausiliare di Santiago, altri operatori della Caritas e rappresentanti di organizzazioni di soccorso.

La visita Caritas nelle zone colpite dallo tasunami
Secondo quanto riferisce l'agenzia Fides, dopo aver visitato le zone colpite della prelatura di Illapel, in particolare la Provincia di Choapa, i rappresentanti della Caritas Cile sono andati a Baquedano, nel porto di Coquimbo, e a Tongoy, le zone più colpite dallo tsunami, per individuare le principali necessità, definire i Centri di raccolta e coordinare altri servizi. Dopo quasi 10 giorni dal disastro, i gruppi di soccorso continuano a cercare nelle vicinanze della costa le persone scomparse dopo lo tsunami. Da un bilancio parziale i morti sono 15, i senzatetto 13mila, circa 400 le imbarcazioni danneggiate dallo tsumani.

I terremotati si aiutano tra loro
​"A tutte le famiglie colpite – ha detto il vescovo - vorremmo dire che, come Chiesa, con la fede in Gesù, portiamo solidarietà, sia con la preghiera costante che con un sostegno materiale incondizionato. Durante una visita alla cittadina di Salamanca abbiamo visto persone le cui case erano state danneggiate dal terremoto che stanno raccogliendo cibo da inviare ai loro fratelli colpiti in modo ancora peggiore da questa emergenza, cioè vittime che aiutano le vittime. Grazie per la testimonianza, lo sforzo e il sacrificio. Sappiamo che le persone che soffrono sono operai e gente che lavora duro, questo significa dare l'esempio a tutto il Paese". (C.E.)








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