La vostra terra “è stata benedetta con enormi doni e opportunità”, siatene “generosi custodi” e attenti a chi ne è escluso. È stato questo l’ultimo pensiero del Papa agli Stati Uniti prima di imbarcarsi per il volo di ritorno a Roma. Il saluto di Francesco all’aeroporto di Filadelfia, alla presenza del vicepresidente Joe Biden, è stato per i circa 500 tra organizzatori, volontari e benefattori che hanno preparato e sostenuto la visita papale. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Giorni alcuni dei quali già pronti e fissati per essere storia, ma che per Francesco sono stati “brevi”. È il primo aggettivo dell’ultimo discorso del Papa, rivelatore dei sentimenti che affollano il suo cuore al momento del congedo dagli Stati Uniti.
Famiglie coraggiose
Giorni “brevi” ma anche “di grande grazia” e le parole
che risuonano nell’hangar dello scalo di Philadelphia rivolte alla piccola e indispensabile
folla degli organizzatori e dei volontari – spina dorsale del suo soggiorno – sono
un intreccio di gratitudine e freschi ricordi. Alle famiglie testimoni sul palco del
Meeting riconosce anzitutto il coraggio di aver “condiviso pubblicamente” la loro
vita:
“Their honesty and humility before the Lord...
Ma la loro sincerità e umiltà di fronte a Dio e a
noi ha mostrato la bellezza della vita familiare in tutta la sua ricchezza e varietà.
Prego che queste giornate di preghiera e riflessione sull’importanza della famiglia
per una società sana incoraggeranno le famiglie a continuare ad impegnarsi per la
santità e a vedere la Chiesa come una compagna fedele, qualsiasi prova dovranno affrontare”.
Il male non vincerà mai
Francesco ricorda la canonizzazione di Junipero Serra
e il suo messaggio di missionarietà, e la sosta a “Ground Zero”, luogo in cui riecheggia
“forte” il “mistero del male”…
“…Yet we know with certainty…
…ma noi sappiamo con certezza che il male non ha mai
l’ultima parola e che, nel piano misericordioso di Dio, l’amore e la pace trionferanno
su tutto”.
Attenti ai più poveri
Ad ascoltare Francesco c’è il vicepresidente americano,
Joe Biden, che diventa il tramite per un ulteriore appello ai vertici statunitensi:
“This land has been blessed…
Questa terra è stata benedetta con enormi doni ed
opportunità. Prego affinché siate buoni e generosi custodi delle risorse umane e materiali
che vi sono state affidate (…) Le vostre attenzioni nei miei confronti e la vostra
accoglienza sono segno del vostro amore per Gesù e della vostra fedeltà a Lui. E altrettanto
lo sono l’attenzione per i poveri, per i malati, i senzatetto e i migranti, la vostra
difesa della vita in ogni sua fase, come pure la preoccupazione per la vita familiare”.
Sempre vicini a Gesù e alla Chiesa
L’ultima sottolineatura è per la generosità di organizzatori,
volontari e benefattori ai quali Francesco riserva il suo ultimo abbraccio. “Non si
esaurisca il vostro entusiasmo per Gesù, per la sua Chiesa, per le nostre famiglie
e la più grande famiglia della società”, dice loro, soggiungendo: “Come abbiamo ricevuto
tanto da Dio – doni dati a noi gratuitamente e non per le nostre forze –, così cerchiamo
in cambio di donare gratuitamente agli altri.
“God bless America!”
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