2015-09-28 14:00:00

Nepal: segnali preoccupanti per i cristiani


Gruppi estremisti indù nepalesi hanno intimato ai missionari cristiani stranieri di lasciare il Paese. E gli attentati contro due chiese, verificatisi nelle scorse settimane, “sono un segnale preoccupante”, notano fonti locali dell'agenzia Fides. Sebbene il Nepal abbia da poco approvato una nuova Costituzione che conferma la laicità dello stato, il gruppo estremista indù “Morcha Nepal” ha distribuito volantini e opuscoli che minacciano i cristiani, chiedendo loro di abbandonare la nazione

Gli estremisti chiedevano uno Stato indù
I gruppi radicali avevano proposto un emendamento alla Carta, respinto dal Parlamento, che chiedeva di proclamare nuovamente il Nepal “Stato indù”. “L'influenza straniera ha manipolato le decisioni del governo” e “i cristiani hanno corrotto il Paese”, afferma il volantino in circolazione.

La legge anti-conversione viola la libertà religiosa
Fonti di Fides riferiscono che “i cristiani continueranno nella loro missione di dialogo e di annuncio del Vangelo, di carità verso tutti”. Inoltre gruppi come “Christian Solidarity Worldwide” (Csw) notano che nella nuova Costituzione è presente una clausola che rende illegale “qualsiasi atto per convertire un'altra persona da una religione ad un'altra”. Questo approccio che, secondo le associazioni di tutela dei diritti umani, viola la libertà religiosa in quanto lede la libertà della coscienza individuale, è stato considerato una concessione fatta ai gruppi radicali, che promuovono, come accade in India, “leggi anti-conversione”, lamentando il presunto proselitismo dei cristiani. (P.A.)








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