2015-09-30 07:36:00

Obama: Is circondato. Renzi: per l'Italia, ruolo guida in Libia


Il sedicente Stato islamico in Iraq e Siria è “circondato” da una coalizione impegnata e determinata nel distruggerlo. Se n’è detto certo il presidente statunitense Barack Obama, nel summit all’Onu sul contrasto a terrorismo ed estremismo, a cui hanno partecipato i leader di almeno 100 Paesi. Il servizio di Giada Aquilino:

C’è ancora “molto lavoro da fare” nella lotta all'Is, ma lo Stato islamico può essere sconfitto “sul campo di battaglia”. Si dice “ottimista” Barack Obama il giorno dopo il faccia a faccia con Vladimir Putin nonostante “il profondo disaccordo” sulla leadership a Damasco: il capo della Casa Bianca insiste per “un nuovo leader in Siria”, il Cremlino non cede su Bashar al Assad. Mosca valuta comunque l'ipotesi di raid aerei congiunti, ma restano distanze su un comando unificato. “Questa minaccia alla sicurezza internazionale richiede una risposta unitaria”, ha sottolineato il segretario generale dell'Onu Ban Ki moon, proprio quando le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme sui foreign fighter, per “un aumento del 70% dei combattenti provenienti da almeno 100 Paesi verso le regioni del conflitto”. Ma Obama - che ieri all’Onu ha pure stretto la mano per la seconda volta in un anno al presidente cubano Raul Castro - esorta ad andare avanti contro il terrorismo, puntando anche sulla lotta alla propaganda, a partire “da quella online”. Un allarme - quello sulle campagne jihadiste sul web -lanciato anche dal premier italiano Matteo Renzi. “Ci sono dei seri rischi - dice - per quel che riguarda il reclutamento di militanti estremisti e il fenomeno dei terroristi ‘fai da te’”, offrendo a Obama “tutto il sostegno dell'Italia sul fronte dell'azione antiterrorismo”, ma ribadendo che l’appoggio non include i raid. Renzi a New York precisa inoltre che Roma è pronta ad assumere un ruolo guida in Libia. E a proposito dell’emergenza migranti: nuovi muri sono intollerabili in un'Europa nata invece - ricorda - per abbatterli. Oggi proprio all’Onu riunione sulle crisi migratorie nel mondo.








All the contents on this site are copyrighted ©.