Il Presidente palestinese Abu Mazen ha voluto raggiungere telefonicamente il patriarca maronita Boutros Bechara Raï – attualmente a Roma – per esprimergli solidarietà dopo l'incendio vandalico che ha danneggiato una parte del convento di Mar Charbel, a Betlemme. Lo riferiscono i media libanesi. Durante la conversazione telefonica, avvenuta ieri, il Presidente palestinese ha detto di essere a fianco della Chiesa maronita – a cui appartiene il convento – e ha confermato che sono in corso indagini serrate per individuare l'autore - o gli autori - dell'atto intimidatorio. Il patriarca Raï, dal canto suo, ha ringraziato Abu Mazen per i fondi stanziati dal governo palestinese a favore del restauro del convento.
Incendio doloso non per motivi religiosi
I primi riscontri dell'inchiesta avviata dalle forze di polizia palestinesi sull'incendio
doloso – secondo quanto riferito all'agenzia Fides dal vescovo William Shomali, vicario
patriarcale per Gerusalemme e Palestina del patriarcato latino di Gerusalemme - accreditano
la pista della ritorsione criminale per motivi di interesse, e non quella dell'intimidazione
con motivazioni religiose. L'incendio sarebbe stato appiccato come rivalsa vendicativa,
in qualche modo connessa con l'uso dei finanziamenti disposti per i lavori di restauro.
(G.V.)
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