Sono più di 80 le parrocchie e gli Istituti religiosi di Roma che hanno dato la disponibilità per accogliere almeno un rifugiato dopo l’appello di Papa Francesco ad aprire le porte. Un numero importante – rende noto il Vicariato di Roma in un comunicato – a cui si aggiungeranno nei prossimi mesi altre iniziative di solidarietà. Finora 62 parrocchie, 13 Istituti religiosi, 2 seminari, 2 case famiglia e 2 Istituti pontifici hanno aderito alla proposta della Caritas per la “prima accoglienza” o per la “seconda accoglienza”.
Sopralluoghi nelle parrocchie
Mentre sono in corso i sopralluoghi tecnici, che termineranno
a metà ottobre, finora sono 17 le parrocchie risultate idonee ad accogliere subito
(12 prima accoglienza, 5 seconda). Otto parrocchie dovranno effettuare importanti
lavori di ristrutturazione e adeguamento e saranno pronte tra due mesi. Sono invece
14 quelle risultate non idonee a ospitare in quanto incompatibili con le normative.
A questo numero vanno aggiunte 16 parrocchie che già collaborano stabilmente con la
Caritas diocesana nell’accoglienza dei senza dimora.
L’appello del Papa ha aperto i cuori
“L’appello di Papa Francesco – ha detto mons. Enrico
Feroci, direttore della Caritas di Roma – ha aperto il cuore dei romani. Occorre considerare
– ha aggiunto – che le nostre comunità sono state chiamate dal Santo Padre a qualcosa
che va oltre l’ordinario e la storia pastorale di tutta la Chiesa italiana ed europea”.
“I complessi parrocchiali – ha affermato mons. Feroci – non sono stati pensati per
fare questo tipo di accoglienza. Sono anzitutto luoghi di culto e di insegnamento,
così come avviene per i luoghi di tutte le altre religioni”. (A.L.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |