2015-10-05 13:48:00

Alluvione Costa Azzurra: trovato un altro corpo, 18 i morti


Si scava ancora nel fango in Costa Azzurra dove, dopo il nubifragio di sabato, risultano disperse ancora tre persone. 18 le vittime accertate, l’ultima ritrovata oggi, cinquemila gli sfollati e danni per decine di milioni di Euro. “Interroghiamoci su questo malfunzionamento della natura che ha le sue regole”, sono state le parole del vescovo della diocesi di Nizza, mons. André Marceau, che questa mattina si è recato nelle zone più colpite. Giovedì prossimo, il vescovo celebrerà una Messa nella chiesa di Nostre-Dame du Liban, a Mandelieu, in suffragio delle vittime e in solidarietà con le persone colpite dal diluvio. Il servizio di Francesca Sabatinelli:

Si continua a pulire in Costa Azzurra, si cerca di liberare strade, abitazioni e negozi devastati dall’onda nera, che non ha risparmiato nulla e nessuno. La conta delle vittime è salita a 18 dopo il ritrovamento, stamattina, del corpo di un uomo rimasto intrappolato in un parcheggio e di quello, ieri sera, di una donna finita fuori strada con la sua auto a causa della pioggia. Restano ora tre dispersi, le ricerche continuano, ma le speranze si affievoliscono. Cinquemila abitazioni sono senza energia elettrica e cominciano ad arrivare le stime dei danni: almeno 500 milioni, dicono le autorità della regione Alpi-Marittime. Il presidente Hollande ha annunciato che mercoledì verrà decretato lo stato di calamità naturale e che entro tre mesi verranno stanziati i fondi per gli indennizzi. Inizia ora la fase della ricostruzione, mentre ancora i volontari aiutano i residenti a rimuovere gli spessi strati di fango nelle case, e si cerca di liberare le strade dal groviglio di rami, alberi sradicati, auto e ostacoli di ogni genere. Intanto si fanno sempre più spazio le polemiche, soprattutto a causa del livello arancione lanciato alla vigilia dell’inondazione, e che avrebbe sottovalutato la portata del nubifragio. La situazione, è reazione comune, meritava l’allerta rossa: in tre ore, dalle 19 alle 22 in alcuni luoghi, Cannes compresa, sono caduti 180 millimetri di pioggia, un record. Sono intanto rientrati in Italia i treni dell’Unitalsi con a bordo malati e volontari rimasti  bloccati dal nubifragio. Il peggio è passato, dice il presidente dell’Unitalsi, Salvatore Pagliuca, i malati ne hanno risentito ma non eccessivamente:

“A livello di stanchezza, sicuramente. A livello di sopportazione, invece, sono stati tranquilli, sereni: i nostri volontari sono abituati a questo tipo di emergenze, a gestire le difficoltà che si incontrano in viaggi lunghi come quelli che facciamo. Non ci sono stati grossi problemi, tranne il recupero di qualche medicinale. Una preoccupazione forte c’era per alcuni dializzati che viaggiavano dalla Puglia e dovevano raggiungere il proprio centro dialisi, ma abbiamo provveduto anche a questo contattando la nostra unità di Torino”.

A farsi strada anche le ipotesi di collegamento tra quanto accaduto e il riscaldamento climatico. Non si può stabilire un nesso – ha detto il ministro degli esteri Fabius – ma è vero che con il riscaldamento i fenomeni sono più violenti.








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