2015-10-05 16:22:00

Don Albertini, CSI: "Sport e famiglia? Sono tanti i paragoni"


Sinodo: sport e famiglia

"Fare il gioco di squadra, sostenere i più deboli, chiedere aiuto a chi ha più esperienza, chiedere scusa, incontrare persone differenti". Sono tanti i paragoni che don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico del Centro Sportivo Italiano, traccia tra sport e famiglia, sullo sfondo del Sinodo Ordinario per la famiglia. 

"L'impegno della famiglia nel mondo dello sport è importante. Come accompagnare un figlio che svolge attività sportiva in questa esperienza anche a livello agonistico. Lo sport rappresenta talvolta anche un'occasione di unità familiare, quando un padre, magari spera, che il figlio faccia il tifo per la stessa squadra del genitore". "L'importante è non trasformare ciò in un'ossessione". 

Politica e sport

"In Italia, la regina degli sport olimpici, l'atletica leggera, è in crisi". "Tutti ne sono consapevoli", afferma Carlo Nesti, giornalista e scrittore sportivo, ma perchè, si chiede Nesti, al centro sportivo di Formia, si allenano gli stranieri e non gli atleti italiani? Ma intanto, in Italia, lo sport non solo "non è contemplato in nessun Ministero, ma dopo Del Rio, la delega è vacante". 

Il successo di un allenatore, Maurizio Sarri

Il Campionato continua a meravigliare con La Fiorentina in testa alla classifica. ma il personaggio della settimana è l'allenatore del Napoli, Maurizio Sarri. Figlio di operai toscani, il padre lavorava all'Italsider di Bagnoli, a Napoli. Cresciuto a Figline Valdarno, a Firenze, si divide tra il ruolo di calciatore dilettante e dirigente di banca per la Montepaschi in Toscana, a Londra, in Svizzera e Lussemburgo. La mattina lavora in banca, al pomeriggio allena. Nel 2002 lascia il lavoro per intraprendere la carriera di allenatore a tempo pieno. Nel 1990 inizia con lo Stia, poi nel 1991 la Faellese, il Cavriglia nel 1993, fino alla Sangiovannese nel 2003, l'Avellino nel 2007, il Verona nel 2008, l'Empoli nel 2012 ed oggi il Napoli. Un salto importante dai dilettanti ai professionisti possibile anche grazie alla sua etica e alla lunga gavetta fatta".

La storia sportiva 

"Nato così" (Croce Libreria) è l'autobiografia di un ragazzo romano. Un ventiduenne che ha vissuto la sua intera esistenza su una gamba sola, con l'entusiasmo di chi è consapevole che la vita è un dono. La famiglia e lo sport, in particolare il calcio, Mariani è componente della Nazionale Italiana Amputati, sono al centro del libro che racconta la storia del protagonista. Il libro si snoda attraverso le varie fasi della sua vita: i genitori, il fratello, la sorella, la scuola, il gruppo, gli amici, le ragazze , i videogiochi, il calcio, che rappresenta il punto centrale dell’opera, in quanto Arturo, appassionato da sempre di questo sport, riesce a diventare titolare della Nazionale Italiana Amputati del CSI, partecipando ai campionati mondiali del 2014, in Messico.

 

 

 








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