ll Nobel per la Medicina 2015 è stato assegnato a tre scienziati: l'irlandese William
C. Campbell e il giapponese Satoshi Omura, per le loro scoperte riguardanti una nuova
terapia contro le infezioni causate da parassiti; e la cinese Youyou Tu per le sue
ricerche per una nuova terapia anti-malaria. Si tratta di un premio alla lotta contro
le malattie della povertà. Le ricerche sulle infezioni provocate da parassiti condotte
da William C. Campbell e Satoshi Omura hanno infatti permesso di mettere a punto nuove
armi contro malattie che affliggono un terzo della popolazione mondiale, in particolare
nell’Africa sub-sahariana, nel Sud Asia e nel Centro-Sud America. La cinese Youyou
Tu ha dato un garnde contributo alla lotta contro la malaria, grazie alla scoperta
dell'artemisinina.
Per Roberto Cauda, direttore dell'Istituto di Clinica delle Malattie Infettive dell'Università
Cattolica-Policlinico A. Gemelli di Roma, “è un bellissimo segnale aver assegnato
il Premio Nobel per la Medicina ai tre ricercatori che hanno permesso di realizzare
farmaci contro malattie che colpiscono le aree più povere del mondo". "Gli studi di
Campbell e Omura hanno portato - ha detto Cauda - alla realizzazione dell'avermectina,
un farmaco che uccide i nematodi responsabili dell'oncocerchiasi, una malattia che
ha causato la cecità di milioni di persone, e della filariasi linfatica, che provoca
gravissime disabilità". Secondo l'esperto, una menzione speciale merita, invece, Youyou
Tu, i cui studi hanno portato alla realizzazione dell'artemisinina, un farmaco che
ha sensibilmente migliorato il trattamento della malaria.
Massimo Andreoni, presidente della Simit (Società Italiana di malattie infettive e tropicali), ha affermato che "si tratta di un riconoscimento importantissimo che, come sempre accade, arriva dopo diversi anni dal momento della scoperta. Entrambi sono farmaci che funzionano e che sono in pratica medica da tempo. L'esigenza del tempo, nasce per avere la prova provata che i farmaci funzionino".
Il virologo Fabrizio Pregliasco, dell'Università degli Studi di Milano, sottolinea che "grazie ai farmaci realizzati dei tre nuovi Nobel, oggi abbiamo a disposizione strumenti importanti contro malattie infettive, come la malaria. Ma questi - ha detto - non hanno portato all'eradicazione di queste patologie. C'è ancora tanto da fare".
All the contents on this site are copyrighted ©. |