2015-10-06 13:43:00

Accordo Usa Pacifico. Cina: le regole rimangono fissate dal WTO


Gli Stati Uniti e 11 Paesi dell’Area Asia-Pacifico ieri hanno siglato uno storico accordo commerciale. Di fatto è stata creata la zona di libero scambio più estesa al mondo. L'intesa, a cui non partecipa la Cina, ora dovrà essere approvata dai singoli governi. Il cosiddetto Trans-Pacific Partnership (Tpp) rappresenta il 40% della produzione economica mondiale e attraverso l'adeguamento degli standard commerciali, mira all’aumento del lavoro e della ricchezza, nel rispetto dell’ambiente. Massimiliano Menichetti:

Otto anni di trattative per quello che il presidente statunitense Barack Obama definisce una “delle priorità assolute”. Tanto è costata la firma di ieri ad Atlanta per l’accordo di libero scambio tra gli Usa e 11 Paesi dell’Area Asia-Pacifico (Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Messico, Peru', Cile, Vietnam, Singapore, Brunei e Malesia) tra cui non figura la Cina, ma primeggia il Giappone. Il cosiddetto Trans-Pacific Partnership, che ora andrà formalmente ratificato dai singoli governi, di fatto crea la più vasta aera al mondo di libero scambio, con circa il 40% della produzione economica mondiale e con un pil complessivo di oltre 28 mila miliardi di dollari. Tra i punti centrali del documento: l’eliminazione delle barriere tariffarie, l’adeguamento degli standard commerciali e cooperazione sul fronte delle valute. Per i firmatari la sfida è quella di maggiore stabilità economica, più lavoro, tutto nel rispetto delle normative ambientali di ogni singolo Paese. Fredda la Cina all’annuncio della firma che pur ammettendo l’importanza dell’iniziativa precisa che le regole per gli scambi internazionali vengono fissate dall’Organizzazione mondiale del commercio e non “da governi che si accordano fra di loro”.








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