La famiglia è via della Chiesa, luogo in cui nascono le vocazioni al sacerdozio, alla vita religiosa e al matrimonio. Anche in ragione di questo – è convinzione dei padri sinodali – essa va tutelata. Lo conferma al microfono del nostro inviato al sinodo Paolo Ondarza, il vescovo ausiliare di Chipata in Zambia, mons. Benjamin Phiri:
R. – La famiglia è il luogo di formazione primaria, soprattutto per i sacerdoti e i religiosi, perché è lì che imparano ad essere cristiani.
D. – Da una famiglia “santa”, potremmo dire, nascono persone “sante”…
R. – Sì, giusto.
D. – Al di là di quelli che sono i problemi di cui tanto si è parlato a livello di stampa, le chiedo se ci sono delle problematiche tipiche della famiglia nel suo Paese…
R. – Posso dire che il problema più grande è rappresentato da quelle situazioni dove i cristiani non possono accedere ai Sacramenti perché nelle nostre diocesi ci sono tante sfide per quanto riguarda la stabilità del matrimonio o la vita sacramentale. Aspettiamo di trovare in questo Sinodo alcune soluzioni, risposte per far partecipare alla vita della Chiesa più persone possibili, anche quelli che si trovano in situazioni difficili o impossibili.
D. – Situazioni presenti nelle vostre chiese?
R. – Sì, sono molto presenti. Come spesso succede, si sposano ma poco tempo dopo si lasciano e si risposano. Ci sono alcune coppie che si sono lasciate anche 40 anni fa e ora si trovano in queste situazioni. Dobbiamo regolarizzare le loro situazioni dal punto di vista sacramentale.
D. – Quali sono le principali sfide di questo Sinodo?
R. – Trovare risposte giuste senza infrangere le norme che regolano l’integrità del matrimonio.
D. – Quindi, dottrina e misericordia vanno insieme?
R. – Sì, dottrina e la misericordia vanno insieme. Io sono canonista e nel Diritto canonico parliamo sempre dell’equità canonica. Quindi, dobbiamo trovare una posizione bilanciata per dare una soluzione. Il nostro impegno è quello di curare anche coloro che, per episodi accaduti nella loro vita, non sono in piena comunione con la Chiesa.
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