“Attenti a quei politici che puntano a dividere la popolazione in base al credo religioso o all’etnia per ottenere un vantaggio elettorale”. È l’appello congiunto lanciato dalla Conferenza episcopale della Tanzania e dal Christians Council of Tanzania, in vista delle elezioni generali del 25 ottobre. “Non permettete a nessuno di trattarvi come una merce, di comprarvi per infrangere la pace” esortano i leader cristiani, ricordando che, nonostante le differenti visioni politiche, il popolo della Tanzania deve ricordare di fare parte di un’unica nazione e di un unico Paese. “Coloro che fanno la pace in questa nazione sono gli stessi tanzaniani, e salvaguardare la pace per la propria prosperità e le generazioni future deve essere la loro priorità” conclude l’appello ripreso dall'agenzia Fides.
Timori per le milizie al servizio dei tre principali partiti in lizza il
25 ottobre
La Tanzania è considerata uno dei Paesi più stabili dell’Africa, con un tasso di crescita
del 7% annuo. Nonostante questo, la maggior parte dei suoi abitanti vive al di sotto
della soglia di povertà. L’ineguale ripartizione di risorse sta suscitando malcontento
tra la popolazione e c’è il timore che alcuni politici possano far ricorso alla manipolazione
etnica o religiosa per guadagnare consensi. Ad accrescere i timori di possibili violenze
ci sono le milizie delle quali si sono dotati i tre principali partiti che si sfideranno
al voto. (L.M.)
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