2015-10-08 19:50:00

Roma: Campidoglio, si è dimesso il sindaco Marino


Ore cruciali si stanno vivendo a Roma, in Campidoglio. Sotto la pressione politica e mediatica per le spese istituzionali, si è dimesso il sindaco Ignazio Marino. Nel pomeriggio avevano lasciato il loro incarico il vicesindaco Marco Causi e gli assessori Stefano Esposito e Luigina Di Liegro. Il servizio di Giada Aquilino:

“Nessuno pensi o dica che lo faccio come segnale di debolezza o addirittura di ammissione di colpa”. Con queste parole Ignazio Marino ha rassegnato le dimissioni, dopo 2 anni e 4 mesi da sindaco di Roma. Era stato eletto nel giugno 2013. E’ tempo di lasciare, meglio dimettersi: è il messaggio che il vicesindaco dimissionario con delega al Bilancio, Marco Causi, e l'assessore alla Legalità, Alfonso Sabella gli avevano portato, dopo un incontro col commissario Pd di Roma, Matteo Orfini. Avevano lasciato anche gli assessori ai Trasporti, Stefano Esposito, e al Turismo, Luigina Di Liegro. Era comunque pronta una mozione di sfiducia del Pd nei confronti di Marino, sostenuta da Sel. A pesare, le polemiche per le multe alla Panda rossa, i funerali dei Casamonica, la vacanza ai Caraibi, la presenza a Filadelfia, le cene sostenute con la carta di credito del Campidoglio. Dopo che la notte scorsa il premier Matteo Renzi aveva fatto sapere di non essere più disposto ad accettare la permanenza di Marino a Palazzo Senatorio, oggi fuori la sede comunale si erano susseguiti cori di contestazione della destra scesa in piazza. Tensioni con i sostenitori di Marino che, lasciando, ha voluto precisare come il suo lavoro non sia stato sostenuto e che le dimissioni “possono per legge essere ritirate entro venti giorni”, perché intende verificare se sia ancora possibile ricostruire le condizioni politiche per governare.








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