2015-10-10 07:43:00

Vittime e feriti a Gaza ed Hebron. Hamas invoca l'intifada


In Medio Oriente sei palestinesi sono stati uccisi dai soldati israeliani al confine con Gaza, una vittima anche in Cisgiordania, cento i feriti negli scontri. Il Dipartimento di Stato americano che invita alla calma, parla di “atti di terrore”. E mentre l’ambasciatore palestinese all’Onu chiede una riunione di emergenza, il leader di Hamas nella Striscia invoca una nuova intifada per liberare Gerusalemme. Graziano Motta:

La festività islamica del venerdì ha segnato ieri l’ estensione della protesta palestinese alle località arabo-israeliane della Galilea, Nazaret inclusa. La pratica degli accoltellamenti dei giorni scorsi a Gerusalemme e a Tel Aviv si è così manifestata ad opera di una donna araba contro un soldato israeliano nella stazione degli autobus di Afula, nel nord di Israele; e al sud nella città di Dimona, protagonista un giovane israeliano contro quattro palestinesi, due netturbini e due muratori. In Cisgiordania i giovani palestinesi hanno attaccato ovunque con pietre e ordigni incendiari soldati posti a controllo delle vie di comunicazione e dell’ingresso ai viallaggi e ai campi profughi, ma gli scontri più gravi – bilancio sei palestinesi uccisi e un centinaio feriti -  sono avvenuti nella striscia di Gaza, nella parte centrale, presso il valico di Nahal Oz raggiunto da qualche migliaio di manifestanti al termine delle preghiere nelle moschee, segnate dall’appello lanciato dal capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, di “ unirsi tutti all’intifada per liberare Gerusalemme”. E da Gaza un razzo lanciato contro il territorio israeliano si è abbattuto su un kibbutz del Negev, nella regione di Eshkol, senza però causare danni.








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