2015-10-11 18:51:00

Turchia manifestazioni e accuse per la strage di ieri


In Turchia sono almeno 95 persone morte e 246 quelle ferite per l’attentato di ieri ad Ankara. Due le esplosioni avvenute durante una manifestazione per chiedere la fine del conflitto tra l’esercito turco e i separatisti curdi del Pkk. Oggi migliaia di persone si sono radunate proprio vicino la stazione ferroviaria dove sono avvenute le delfagrazioni per commemorare le vittime. Michele Raviart:

 

La manifestazione di oggi è stata indetta da alcune sigle sindacali e dal partito filo curdo moderato Hdp e non sono mancate le tensioni con la polizia, che ha usato gas lacrimogeni per allontanare chi cercava di raggiungere il luogo esatto dell’attentato. A venti giorni dalle elezioni  l’obiettivo è quello di evitare che la tragedia venga strumentalizzata, anche perché l’Hdp ha indicato lo Stato come il vero ispiratore dell’attentato per la sua politica ambigua nella lotta contro l’Is e il Pkk. Proprio sullo Stato Islamico si stanno concentrando le ricerche sull’identità dei due kamikaze. Anche se mancano delle conferme ufficiali, l’esplosivo e le modalità dell’attentato sarebbero simili a quello avvenuto lo scorso luglio a Suruç, dove un jihadista dello Stato Islamico uccise 33 attivisti filo curdi. Secondo la polizia uno dei kamikaze di ieri, potrebbe essere infatti suo fratello.








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