2015-10-12 16:48:00

Sinodo,mons.Clavell:vera misericordia per le famiglie ferite


Il sinodo si sta svolgendo davvero un clima di confronto cattolico, universale. Parola di monsignor Lluis Clavell, membro della Pontificia Accademia San Tommaso d'Aquino e collaboratore del segretario speciale del sinodo.

Che spiega: "E' altamente istruttivo ascoltare i padri sinodali di tutto il mondo riflettere su situazioni difficili, problematiche, alle quali bisogna rispondere con urgenza; ma è anche meraviglioso, e per certi versi stupefacente, trovarsi davanti a storie belle che raccontano di come si viva pienamente il messaggio di Cristo magari in situazioni di povertà e conflittualità estrema. Tutto ciò dà molta forza per andare avanti".

Tra le problematiche affrontate nei 'circoli minori' c'è anche quella dell'ignoranza dei fedeli sull'insegnamento della Chiesa riguardo al matrimonio e alle tematiche più generali sulla famiglia. "Nei nostri circoli - racconta monsignor Clavell - si è parlato di cosa, in questi anni, non abbiamo fatto -  noi vescovi e sacerdoti- riguardo agli insegnamenti sul matrimonio ma anche ad altre questioni che ha insegnato Gesù. Si è ragionato, e si ragionerà ancora, sul come ripensare il modo di trasmetterli meglio. Naturalmente, questo porta a cercare un linguaggio che sia, ad ogni latitudine, più adeguato. Nella misura in cui sapremo trasmettere questa dottrina in modo attraente e positivo, potremo ottenere dei validi risultati e invertire la tendenza".

A far da filo rosso al confronto ricco di parresia (la franchezza nell'esprimersi con libertà, ndr) c'è, come sta a cuore a Papa Francesco, l'ampia e ricca tematica della misericordia. Conferma monsignor Clavell: "Certamente. La misericordia è iniziativa di Dio, il suo primo passo. Dunque, 'Misericordia e Verità' non sono contrapposte. Gesù si presenta come una persona che sa esigere ma al tempo stesso capisce, perdona, incoraggia, guarisce. L'amore di Dio viene per primo. Noi possiamo corrisipondere a questo amore ma Lui ci ha amati per primo. Nel sinodo c'è molta sensibilità per queste tematiche".

E le medicine da somministrare alle famiglie ferite del nostro tempo? "Secondo me - afferma con sicurezza monsignor Clavell - prima di tutto bisogna aiutare ciascuna delle persone che compongono una famiglia ferita a riconoscere i propri errori. A sapersi chiedere reciprocamente perdono, ad accettare reciprocamente questo perdono. Questi sono punti sui quali il Papa ha insistito molto: imparare a chiedere permesso, scusa, per favore...".  Il sinodo può aiutare nella conquista di questa 'conversione bella'. Per riappacificarsi con gli altri. E con sè stessi.








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