2015-10-14 14:22:00

Card. Capovilla compie 100 anni. Gli auguri di Mattarella


Il card. Loris Capovilla, l'antico 'contubernale'  di Giovanni XXIII come lui stesso ama definirsi, compie oggi 100 anni. Un compleanno che il più anziano vescovo e cardinale d'Italia, ha deciso - come riferisce l'agenzia Adnkronos - di celebrare "in  silenzio e preghiera" nella sua casa di Sotto Il Monte, in provincia  di Bergamo, circondato solo dai parenti più stretti. Unica eccezione, la telefonata che il cardinale ha ricevuto dal Presidente della  Repubblica italiana, Sergio Mattarella, che gli ha espresso gli auguri più  affettuosi.

Il compleanno con i profughi africani
Ma per il suo genetliaco centenario, il cardinale aveva espresso un  desiderio "Che bello - aveva confidato - se potessi trascorrere quel  giorno con i profughi accolti a Sotto il Monte". Desiderio esaudito,  incontrando Issa, venuto dal Mali, accolto nella Comunità Villa San  Francesco di Facen di Belluno, fondata dall'allora patriarca di  Venezia - poi Papa Giovanni XXIII - Angelo Roncalli. "Sono contento di essere vissuto in questo mondo", confessa al giovane africano, "Io ormai ho finito la mia corsa e tu la comici", dice. "Dai il tuo contributo per la civiltà dell'amore perché non ce ne è  un'altra, non c'è la civiltà della tecnica, della potenza o delle  armi. A me sono tanto cari i miei fratelli cristiani, lo so, ma lo  sono ugualmente nella stessa misura, mi sono cari tutti gli uomini e donne di questo mondo.  "Issa, che Dio ti benedica" gli dice Capovilla,  abbracciandolo. Rivolgendosi, poi, agli altri profughi e immigrati,  arrivati da lui, aggiunge "Amo il vostro Paese, penso alla vostra  mamma, penso alla vostra giovinezza. Avrete molte difficoltà ma se siete fedeli a Dio avrete anche qualche consolazione. Siamo tutti  fratelli".

L'ottimismo per il futuro dell'Italia
A chi gli chiede se nei suoi 100 anni si sente ancora ottimista, il  cardinale risponde: "Come posso essere pessimista io, dopo aver  incontrato uomini come Papa Giovanni, Paolo VI, gli altri Papi, Giorgio La Pira, Giuseppe Lazzati, Giuseppe Dossetti, Alcide De  Gasperi, Aldo Moro. No, non siamo allo sbando. La nostra storia è  storia di bellezza, di verità, di giustizia e di amore. Noi intendiamo ancora calcare queste orme. E andare ben oltre".

Ordinato sacerdote nel 1940
Nato a Pontelongo, orfano del padre a sette anni, trasferitosi con la madre e la sorella a Mestre nel 1929, Capovilla è  stato ordinato sacerdote nel '40. Di lì a poco l'entrata in guerra  dell'Italia che ne ferma la prosecuzione degli studi. Nel frattempo  viene impegnato come coadiutore parrocchiale, catechista, insegnante,  cerimoniere, cappellano. Destinato al Corpo di spedizione in Russia,  ma ritenuto inadatto, è inviato all'aeroporto di Parma per  l'assistenza religiosa. Qui lo coglie l'armistizio del '43 e strappa alcuni avieri all'internamento. Ritornato a Venezia a dicembre, anche perché malato, lo fanno cappellano dell'ospedale per gli infettivi a  Santa Maria delle Grazie.

Ha servito per decenni Papa Roncalli
​Nel dopoguerra invece lavora nei media: i commenti al Vangelo dalla  Rai di Venezia, la direzione della 'Voce di San Marco', della pagina  locale dell''Avvenire d'Italia'. Roncalli, che l'aveva già incontrato  nella laguna e a Parigi, lo vuole subito con sé. Il resto è noto: dopo il fedele decennale servizio a Roncalli, gli è sopravvissuto per più  di cinquant'anni, continuando a servirlo e ad essergli 'contubernale'  nella comunione dei santi, raccogliendone l'eredità. Nel 1967, Capovilla diventa vescovo di Chieti, per poi passare a  Loreto. Alle dimissioni, nel 1988 a 73 anni, va ad abitare a Sotto il  Monte Giovanni XXIII, in provincia di Bergamo, paese natale di  Roncalli. È qui che il 12 gennaio 2014 accoglie, con sorpresa, la  nomina a cardinale. (R.P.)








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