2015-10-14 14:18:00

India: Suore di Madre Teresa chiudono agenzie di adozioni


Gli orfanatrofi gestiti dalle Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta non forniranno più servizi di adozione in India. La decisione, resa nota in un comunicato della congregazione ripreso dall’agenzia Ucan, è stata presa come conseguenza dell’introduzione a luglio delle nuove linee guida sulle adozioni varate dal Ministero federale per le donne e la promozione dell’infanzia, che prevedono, tra l’altro, la possibilità per donne single o divorziate di candidarsi all'adozione (escludendo peraltro uomini single per le bambine).

Le nuove direttive aprono alle adozioni gay
Secondo il Governo di New Delhi, l’obiettivo del provvedimento, è, da un lato, di rendere più trasparente il sistema delle adozioni nel Paese e, dall’altro, di aumentare l’accessibilità alle adozioni. Per le Missionarie della Carità, tuttavia, affidare bambini a persone singole è incompatibile con gli insegnamenti della Chiesa: “Ottemperare agli obblighi previsti dalle nuove disposizioni – spiega il comunicato - sarebbe stato molto difficile per noi”.  Una posizione pienamente sostenuta dai vescovi, secondo i quali la normativa apre le porte alle adozioni da parte di coppie omosessuali, conviventi e divorziate. In questo senso si è espresso il vice-segretario generale della Conferenza episcopale indiana, padre Joseph Chinnayan, che punta il dito contro un altro punto controverso del provvedimento: quello che concede ai richiedenti la possibilità di scegliere il bambino da adottare da un massimo di sei minori. Un’opzione che “offende la dignità dei bambini”, ha affermato il sacerdote.

Gli orfanatrofi delle Missionarie della Carità in India resteranno aperti
​Dei numerosi orfanatrofi gestiti dalle missionarie della Carità in India, finora 18 erano abilitati al servizio di adozione. Dopo la chiusura di questo servizio, puntualizza la nota delle Missionarie della Carità, le religiose continueranno “ad aiutare gratuitamente ragazze madri, bambini malnutriti e disabili in tutte le loro istituzioni senza distinzioni di casta, credo o religione”. (A cura di Lisa Zengarini)








All the contents on this site are copyrighted ©.