2015-10-24 07:00:00

Ban Ki-moon chiede un faccia a faccia tra Netanyahu e Abbas


Una riunione “più ampia” sulla Siria, forse già alla fine della prossima settimana. Questa la conclusione ieri del vertice a Vienna tra i capi delle diplomazie di Usa, Russia, Turchia e Arabia Saudita. Contemporaneamente, nella capitale austriaca si è riunito il cosiddetto Quartetto per il Medio Oriente, dedicato alla crisi israelo-palestinese. E mentre per la prima volta l’Is lancia un messaggio in ebraico contro Israele, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, chiede un faccia a faccia tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il leader palestinese Mahmoud Abbas. Giada Aquilino:

Nessuna discussione sull’uscita di scena di Bashar al Assad. Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov nega colloqui sulle dimissioni del presidente siriano, anzi assicura: è necessario lasciare al “popolo” la decisione al riguardo. Il segretario di Stato Usa John Kerry annuncia una riunione “più ampia”, forse già venerdì prossimo, perché a Vienna – dice - sono comunque emerse idee che potrebbero “cambiare la dinamica in Siria”. Restano però le distanze tra Mosca e Washington sulla leadership a Damasco, emerse nei colloqui a quattro con i capi delle diplomazie saudita, Adel al-Jubeir, e turca, Feridun Sinirlioglu. Tutti d’accordo invece nel preservare l’integrità del Paese per garantire “i diritti dei gruppi religiosi ed etnici senza eccezioni”, ha aggiunto Lavrov. Nella capitale austriaca giornata di riunione anche per il cosiddetto Quartetto per il Medio Oriente - composto da Onu, Usa, Russia e Ue - sull’escalation di violenza tra israeliani e palestinesi: chiesto di fermare le provocazioni e di “ripristinare la fiducia”. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, da New York, ha esortato i leader dei due popoli a sedersi “insieme al tavolo” dei negoziati.








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