2015-10-24 14:20:00

Uruguay: Cortile dei Gentili a Montevideo sul tema della libertà


“Dialogo sulla libertà e la costruzione della società” è il tema proposto dal Cortile dei Gentili che si svolgerà a Montevideo, il 6 e 7 di novembre, alla guida del card. Gianfranco Ravasi, inviato speciale di Papa Francesco. Organizzato dalla arcidiocesi di Montevideo, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Cultura, il ministero degli Esteri uruguaiano e il Comune di Montevideo, le due giornate coinvolgeranno diverse personalità del mondo della cultura, della religione, del giornalismo, dell’università e della politica. Tra i temi a confronto ci saranno: la “laicità come emblema d’identità della cultura uruguaiana e la sua diversità nel contesto dell’America Latina”; “la libertà di educazione e la costruzione di una società plurale”; “la libertà di espressione e la cultura del rispetto” e, infine, “la responsabilità sociale degli imprenditori verso la società sia da una prospettiva laica sia da una prospettiva del credente”.

La Chiesa vuole ascoltare il nostro tempo per servire al meglio la società
Mons. Milton Troccoli, vescovo ausiliare di Montevideo, in conferenza stampa, ha affermato che l’obbiettivo del incontro è promuovere il dialogo tra le diverse confessioni, le istituzioni, le organizzazioni non governative, le università e i rappresentanti della cultura laica. “Credo che la Chiesa- ha sottolineato il presule- è sul punto di voler ascoltare tutte le attese, i desideri e le intuizioni del nostro tempo per poter - dalla propria identità e specificità - servire al meglio la società”. Mons. Troccoli, ha spiegato che Papa Francesco ha voluto espressamente che il confronto tra credenti e non credenti nel contesto del Cortile dei Gentili fosse fatto in Uruguay.  Il Santo Padre - ha affermato mons Troccoli - al momento di propiziare questo tipo di dialogo, riesce a interpellare tutti con il suo linguaggio semplice, chiaro e conciso. “L’ultima carta enciclica sul cambiamento climatico - ha aggiunto - ha impegnato tanti governanti e ha suscitato un dialogo sul tema del clima che a mio avviso dimostra come il Papa è un interlocutore, non solo per i credenti ma per i credenti di altre religioni e  per i non credenti”.

Un dialogo aperto nel Paese con meno cattolici dell’America Latina
Dopo l’incontro a Citta del Messico, nel 2013 e a Buenos Aires, nel 2014, il Cortile dei Gentili a Montevideo si colloca in un contesto storico singolare rispetto il resto del continente.  In Uruguay, costituzionalmente un Paese laico, la separazione tra la Chiesa e lo Stato è avvenuta dal 1918. Oggi, è la nazione con il minor numero di credenti cattolici in tutta l'America Latina e una forte impronta laicista. Dunque, il dialogo tra credenti e non credenti che si svolgerà nel Salone “Azul” della sede di governo della capitale, insieme alla partecipazione, di prestigiose figure del ambito politico e accademico, come l’ex presidente Julio Maria Sanguineti e il rettore dell’Università Nazionale del Uruguay, Roberto Markarian, offriranno - secondo mons. Troccoli - un dibattito molto fecondo per la costruzione di una società più aperta e rispettosa della pluralità. (A cura di A. Tufani)








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