2015-10-30 16:01:00

OMS, allarme carne: etichetta indica la presenza di additivi cancerogeni


CARNE CANCEROGENA?

La soluzione passa per una maggiore attenzione del consumatore al momento di fare la spesa. Un gesto che può aiutare una sana alimentazione con benefici per la salute è quello di leggere bene l'etichetta al momento dell'acquisto della carne rossa lavorata o degli insaccati. E' infatti l'etichetta a indicarci se la carne o i salumi che acquistiamo hanno al loro interno sostanze nocive, alla lunga, per la salute come i sali nitrito o il nitrato. 

Ne parliamo con il prof. Umberto Longo, medico, docente di 'Nutrizionismo' presso l'Università di Tor Vergata di Roma, Giovanna Parmigiani, presidente della Federazione nazionale di Prodotto di Confagricoltura e Rolando Manfredini, responsabile Sicurezza Alimentare di Coldiretti.

I MANGIMI CHIMICI 

Per il prof. Longo, la soluzione "non è quella di eliminare la carne dalla nostra alimentazione". Serve certamente "un consumo corretto di carne", ma il problema delle sostanze nocive è antico,  "da quando sono state introdotte sostanze chimiche nell'allevamento del bestiame". 

Secondo Rolando Manfredini, responsabile Sicurezza Alimentare Coldiretti, allargare lo sguardo sulla sicurezza degli alimenti è quello di rafforzare il sistema normativo italiano e europeo sugli alimenti, per rafforzare un consumo del cibo consapevole da parte di tutti. 

"Non creiamo allarmismi", afferma Giovanna Parmegiani, presidente della Federazione nazionale di Prodotto di Confagricoltura. "Affidiamoci soprattutto a riscoprire la dieta mediterranea ed a consumare il cibo con la responsabilità".

IL LIBERO SCAMBIO UE USA 

Coldiretti e Confagricoltura concordano nel porre attenzione anche alle conseguenze dell'accordo di libero scambio Ue- USa, il Ttip, che rischia di rivedere al ribasso il sistema normativo italiano europeo che limita, nei cibi, additivi e sostanze potenzialmente dannose alla salute umana. Accordo che la Commissione europea pensa di chiudere nel 2016, aprendo le frontiere a prodotti americani, come la carne con estrogeni la cui vendita è oggi vietata in Italia. 

Un allarme, quello dell'OMS, sulle carni rosse lavorate, che rischia di colpire l'agricoltura tradizionale dei Paesi del Mediterraneo, a vantaggio di multinazionali del settore agroalimentare, interessate ad estendere il proprio giro di affari in quei Paesi dove oggi non riescono per tradizioni e culture gastronomiche a fare affari. 








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