2015-10-31 14:42:00

Abete (Ucid): etica è fondamentale, altrimenti aziende soffrono


All’Ucid il Papa ha ricordato che “l'impresa è un bene di interesse comune”. Oggi le aziende vedono la ripresa, ma negli anni della crisi, soprattutto quelle a conduzione familiare, hanno visto un’emorragia di posti di lavoro. Alessandro Guarasci ha sentito il presidente dell’Ucid Giancarlo Abete:

R. – Oggi c’è una ripresa che è data da informazioni e statistiche che sono veritiere. Quindi una certa ripresa occupazionale col Jobs Act, una situazione di recupero di posizioni in termini di competitività imprenditoriale dell’Italia rispetto ad altri Paesi. Ma il percorso è molto lungo perché naturalmente 7 anni hanno lasciato solchi profondi all’interno del tessuto occupazionale e produttivo del nostro Paese.

D. - Il Papa ha chiesto anche più etica. Deve cambiare, secondo lei, anche l’atteggiamento di alcuni imprenditori che forse cercano delle scorciatoie per fare business?

R. – Certamente, perché l’etica è fondamentale, non soltanto come valore in sé ma è funzionale anche allo sviluppo dell’impresa. Oggi siamo di fronte ad imprese che hanno un rapporto con il mercato costante. I consumatori, gli stakeholder, sono necessari per il successo dell’impresa, quindi trasferire dei messaggi di comportamenti impropri, come è avvenuto recentemente in Germania, significa rompere questo patto fiduciario con i consumatori e di fatto generare un danno enorme per l’impresa stessa.

D.  – Lei è anche un imprenditore romano. Roma sta vivendo una vera bufera politica, tra poco arriverà il commissario, che cosa si aspetta per i prossimi mesi, fondamentali anche in vista del Giubileo?

R. – Il ceto dirigente della nostra città sembra allontanare il proprio impegno in politica, nel senso che ovviamente al di là delle qualità del sindaco o dell’assessore su cui ognuno di noi può avere posizioni anche differenziate, quello che si nota è che c’è - e peraltro non si nota a Roma ma in generale, in tante realtà del nostro Paese - una discesa sul livello qualitativo sul versante del ceto dirigente politico. Quindi naturalmente c’è quasi da parte di molti una rinuncia a entrare nell’agone politico perché il livello di immagine che oggi la politica ha a livello locale ma anche a livello nazionale è sceso. Quindi bisogna riprendere il percorso di un impegno da cristiani, bisogna capire che la politica è necessaria, è anche utile se fatta in un certo modo, e bisogna recuperare una dimensione di servizio che probabilmente tanti ceti dirigenziali della nostra città hanno perduto.

D. – Dunque professionalità e moralità allo stesso tempo per questa città?

R. – La professionalità è fondamentale in sistemi complessi come quello italiano e in una realtà come quella di Roma. Moralità perché naturalmente si è riferimento in termini di leadership e di coesione sociale soltanto se si ha il riconoscimento da parte dei cittadini di un alto livello di moralità.








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