2015-11-03 15:52:00

Azienda colpita dall''ndrangheta. I cooperatori: non ci piegano


In Calabria, ancora un’azienda colpita dall’ndrangheta. E’ la Goel Bio, nella Locride, specializzata nella coltivazione degli agrumi e dell’olivo, ed aggrega aziende del territorio che si oppongono alla malavita. Alcuni giorni fa, ignoti si sono introdotti nel capannone per il ricovero delle attrezzature dell’azienda e lo hanno completamente distrutto con un incendio che ha distrutto anche tutti gli attrezzi agricoli. Alessandro Guarasci ha sentito il presidente del gruppo cooperativo Goel Vincenzo Linarello:

R. – Siamo ormai, solo a questa azienda agricola, al settimo attentato in sette anni! E peraltro, attentati anche molto dannosi: questo è un danno che stiamo ancora stimando, però grosso modo è intorno ai 60-65 mila euro. Quindi, c’è una volontà di tagliare le gambe, di fiaccare la resistenza di questa azienda, così come accadde le altre volte, ma in questo caso in modo ancora più intenso.

D. – Come ha reagito la comunità della Locride a questo attacco nei vostri confronti? Si capisce che, se si attaccano alcune aziende virtuose, c’è anche il rischio di andare incontro a un calo dell’occupazione nella zona?

R. – Questa cosa si percepisce, si capisce. Ma devo dire anche che Goel in generale, anche Goel Bio che fa parte del gruppo, è ben vista dalla gente: la gente ha capito che noi non stiamo limitandoci soltanto a denunciare il potere di morte della ‘ndrangheta, ma stiamo costruendo le alternative. Nel momento in cui Goel Bio aggrega le vittime e con loro crea una filiera che garantisca il giusto prezzo agli agricoltori per evitare situazioni come per esempio la rivolta di Rosarno, allora, la gente percepisce la novità e l’alternativa, quindi reagisce in nostra difesa. Devo dire che abbiamo avuto una reazione di consenso e di vicinanza veramente straordinaria, in Calabria ma anche fuori.

D. – Come state pensando di reagire a questo ennesimo attentato?

R. – Come abbiamo fatto sempre, perché non è il primo e probabilmente non sarà neanche l’ultimo: da un lato, una grande mobilitazione perché gli esponenti della ‘ndrangheta devono capire non solo che non siamo soli, ma nel momento in cui ci aggrediscono c’è un’intera comunità regionale e nazionale che reagisce a queste aggressioni. Dall’altro lato, la reazione è  anche di solidarietà, per cui adesso stiamo valutando tra i danni cosa eventualmente non sia coperto da assicurazione e stiamo facendo una raccolta di fondi per poter aiutare l’azienda a ripartire immediatamente. E’  la dimostrazione concreta che non solo non ci fanno dei danni, ma in qualche modo rilanciano la nostra attività, la nostra motivazione, la vicinanza delle persone all’attività di Goel.

 

 








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