2015-11-05 14:37:00

Scola e Draghi a inaugurazione Anno accademico Cattolica


E’ un futuro di espansione quello dell’Università Cattolica che, per la prima volta, nella sua storia si è dotata di un piano strategico pluriennale che indica nella crescita e nella partecipazione ai mutamenti in corso lo sviluppo dell’ateneo fondato da padre Gemelli. Una crescita che il rettore Franco Anelli ha delineato a partire dai 37 mila studenti e 1500 docenti, distribuiti in 5 campus, 12 facoltà, 42 corsi triennali e 48 magistrali, oltre a sei corsi a ciclo unico. Un trend di crescita confermato da un + 5 per cento di immatricolazioni. Il servizio di Fabio Brenna:

Un futuro di espansione senza perdere di vista, anzi continuando a precisare il senso di una presenza cattolica nel mondo della cultura; di un approccio cristianamente orientato anche nello studio e nella ricerca. La direttrice l’ha suggerita l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, quella della “Cultura dell’incontro” su cui insiste Papa Francesco:

“Testimonianza e incontro sono parole d’ordine del contributo che i cristiani possono offrire per l’edificazione comune di una civiltà della verità e dell’amore, in vista di una vita buona nella nostra società plurale”.

Nella prolusione ufficiale, il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha offerto una lineare ricostruzione dell’azione della Bce negli anni di una crisi definita “troppo lunga” e che “ha messo a dura prova la tenuta del sistema monetario europeo”. Analizzando il mandato della Bce e approfondendo le scelte del “quantitative easing”, dell’acquisito di titoli pubblici e dell’intervento a sostegno della Grecia, Draghi si è chiesto come rendere “più perfetta” l’unione monetaria, mediante una determinazione degli Stati nazionali per rendere più forte l’Europa:

“Una risposta è questa: la consapevolezza della forza intrinseca che deriva dalla capacità di riprendere la crescita, attuando tutte le riforme necessarie a questo fine. La fiducia reciproca che porta a condividere i benefici di questa crescita, in una unione dove la somma sarà maggiore delle sue parti: sono i pilastri su cui dovrà poggiare questa determinazione”.








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