2015-11-06 15:53:00

'Corvi' in Vaticano, Badilla: iniziativa boomerang


Documenti rubati

"Si tratta di un'operazione essenzialmente commerciale e questo va sottolineato. Due persone che hanno pubblicato un libro ciascuna per fare soldi e farli fare ai loro editori. E per realizzare questo obbiettivo hanno tirato fuori documenti vecchi, che riguardano fatti in gran parte conosciuti, fatti emersi proprio perché lo aveva chiesto il Papa". Così, Luis Badilla Morales, direttore editoriale del sito 'Il Sismografo', commenta la vicenda mediatica legata alla pubblicazione di due libri sulle finanze vaticane e all'arresto in Vaticano dei presunti 'corvi'. "I documenti di cui si parla come 'riservati', 'segreti', che conterrebbero chissà quali rivelazioni, non sono altro che le conclusioni di una commissione che Papa Francesco ha istituito per approfondire e risolvere la vicenda legata al primo caso  'Vatileaks'. Ma non si tratta di documenti 'trafugati' ma di documenti 'privati', appartenenti alla Sede Apostolica, che sono stati rubati e consegnati ai giornalisti". 

Effetto boomerang

"Una vicenda che doveva suscitare un grande clamore, ma che alla fine non ha creato così tanto interesse, perché riguarda documenti vecchi, in un certo senso 'scaduti', che sono frutto del lavoro di riforma del Santo Padre". "Si tratta inoltre di un'iniziativa che rischiava di disorientare i fedeli ma alla fine si è rivelata un boomerang, perché non fa altro che aumentare il consenso nei confronti di Francesco, dimostrando l'impegno del Papa per rimediare alle storture di un sistema economico-finanizario da lui ben conosciuto. Storture addirittura affrontate nelle Congregazioni cardinalizie pre-conclave".  








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