2015-11-06 12:01:00

La crisi è finita per le cooperative che fanno innovazione


Sono tante le aziende che puntano sull’innovazione. E tra queste vi sono anche molte cooperative, una forma d’impresa che ha retto alla crisi. Negli ultimi giorni dell’Expo che si è chiuso a Milano il 31 ottobre uno spazio è stato dedicato proprio a chi ha cercato nuove strade per creare lavoro. Alessandro Guarasci:

Le cooperative hanno aumentato l’occupazione anche durante la crisi. E i momenti difficili sono stati superarti soprattutto grazie all’innovazione. Ad esempio, in Sicilia, la coop Empedocle ha messo a punto una particolare tecnica di acquacoltura per coltivare in piccoli spazi, dalle piazze ai balconi. Gli ortaggi così possono crescere anche in assenza di terra. Una tecnologia presente molto all'estero e che viene lanciata in Italia.Il presidente dell’azienda Beno Biundo:

“L’innovazione è proprio un aspetto urbano. L’aumento della popolazione inurbata crea condizioni per cui si cementificano zone agricole produttive, si elimina il suolo, proprio dove è maggiormente necessaria la produzione di cibo. Questa è una tecnologia che permette di riportare la coltivazione anche dove il suolo è stato distrutto e sottratto, perché è una coltivazione senza suolo”.

E’ invece un esempio di come impiegare le risorse pubbliche, la coop “La Città Essenziale”. Sviluppa progetti di efficientamento energetico in Basilicata e i risparmi poi vengono reinvestiti nei servizi sociali dei comuni, come dice il presidente Pino Bruno:

“Chiunque sia un fornitore di pali piuttosto che di lampadine, per dirlo in modo semplice, potrebbe presentarsi. Ma, in ogni caso, sarà costretto, in virtù della proposta che noi abbiamo fatto, a tener conto, comunque, della comunità locale, del soggetto erogatore di assistenza sociale in quel Comune, e a restituire gli utili in quel Comune”.

In Italia, l’inventiva di tanti piccoli imprenditori, soprattutto se cooperatori, è la chiave di volta.








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