2015-11-07 18:51:00

Aereo caduto in Sinai: esplosione in volo dopo il decollo


E’ avvenuta in volo, poco dopo il decollo, l’esplosione che ha causato la sciagura aerea di sabato scorso, costata la vita alle 224 persone che erano a bordo del velivolo russo caduto nel Sinai. E’ quanto ha riferito al Cairo il capo del team che sta indagando sullo schianto dell’aereo. Si stanno considerando tutti i possibili scenari ma fino ad ora – ha aggiunto il capo della Commissione d’inchiesta egiziana - non si è giunti ad una conclusione definitiva. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Le scatole nere hanno registrato un boato all'ultimo secondo. La disposizione dei detriti trovati sul luogo della sciagura dimostra che l’aereo si è disintegrato in volo. Ma è troppo presto – ha detto il capo del team che sta indagando sulla sciagura - per stabilire se l’esplosione, non compatibile con un’avaria dei motori, sia stata causata da una bomba. Il dato certo è quello di un’esplosione a bordo, un evento definito “brutale e improvviso”. La tesi dell’ordigno non si può dunque ancora confermare. Ma secondo diversi osservatori, invece,  gli elementi finora raccolti sembrano comunque convergere verso questa ipotesi. Un’eventualità - quella dell’attentato - alimentata nelle prime ore dopo la sciagura anche dalle rivendicazioni del sedicente stato islamico. Si è trattato di una vendetta - avevano dichiarato i miliziani jihadisti in un video di propaganda - per i raid russi in Siria. Intanto, decine di migliaia di turisti sono ancora bloccati in Egitto. Le procedure di rimpatrio procedono a rilento. La stampa inglese ha infine reso noto che, lo scorso 23 agosto, un velivolo britannico con a bordo 189 passeggeri ha evitato un missile mentre si avvicinava all’aeroporto di Sharm El Sheikh. Il governo egiziano ha ammesso che l’ordigno era stato sparato per errore durante un’esercitazione militare. 








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