2015-11-07 15:41:00

Messina, emergenza acqua: al lavoro "angeli" del volontariato


E’ stato riparato il bypass di Forza D’Agrò, a Messina, che riesce a far arrivare, sia pure in modo ridotto, l’acqua alla città. Molte zone restano però ancora senza approvvigionamento idrico, mentre nella maggior parte del messinese l’erogazione dura solo poche ore al giorno. Il servizio di Francesca Sabatinelli:

A due settimane dall’inizio dell’emergenza acqua a Messina, le polemiche divampano. Comune e Amam, l’Azienda meridionale acque Messina, sono di fatto stati commissariati in merito alla gestione dell’emergenza idrica. Il commissario, è stato deciso ieri, sarà Calogero Forti, direttore regionale della Protezione civile, mentre il Codacons chiede le dimissioni sia del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che dei vertici dell’azienda. Tre i milioni di euro stanziati in totale per la messa in sicurezza della collina da dove è partita la frana che ha interrotto la condotta, e poi per i lavori di intervento. Ieri, è stata creata una "task force" della Protezione civile nazionale che conta 40 tecnici, mentre da più parti si chiede di spiegare perché le tubazioni si rompano così spesso e di indagare sugli eventuali fattori: dal possibile utilizzo di materiale scadente, agli errori umani nella collocazione o nella manutenzione. I cittadini a migliaia sono costretti a lunghe attese nei punti di distribuzione sparsi nella città dove attualmente arrivano circa 300 litri di acqua al secondo, ai quali se ne aggiungono altri 200 provenienti da un altro acquedotto. Forti i disagi nella parte alta della città e forti i disagi per le fasce più deboli della popolazione, come i disabili, gli anziani, i malati, che non possono garantirsi l’acqua, in loro aiuto accorrono "angeli" del volontariato. Massimo Minutoli è presidente della Consulta comunale di Protezione civile, mentre Giuseppe Venuto è il presidente del Nucleo diocesano di Protezione Civile, nato in seno alla Caritas. Ascoltiamolo:

R. – Ci stiamo occupando esclusivamente dei disabili, cioè di rifornire di acqua potabile e non le persone che non sono autosufficienti, persone anziane che si occupano di altrettanti disabili, cioè che nel nucleo familiare oltre a essere loro stessi anziani, hanno anche disabili a cui accudire. Con i mezzi che il Dipartimento di Protezione civile ci mette a disposizione, portiamo acqua non potabile, mentre tramite la Fontalba che, contattata dalla Misericordia di Messina ha fornito quattro bancali di acqua, portiamo anche confezioni di acqua potabile.

D. – Massimo Minutoli, qual è la situazione oggi, a Messina?

R. – L’acqua ancora risulta essere razionata a causa della portata che non è sufficiente a servire la città a pieno ritmo. Quindi, si sta gradatamente cercando di riempire i serbatoi, assicurare la distribuzione dell’acqua in orari stabiliti, secondo un piano che l’Amam, insieme alla Prefettura e a tutti gli Enti, sta mettendo in atto. Noi del volontariato ci stiamo occupando prettamente ed esclusivamente degli anziani e dei disabili che non hanno assistenza da parte delle cooperative e dei servizi convenzionati con il Comune.

D. – Voi cittadini, come state vivendo?

R. – Tanti si stanno adattando all’emergenza a e stanno comprendendo la gravità della situazione, cercano di essere collaborativi andando a mettersi in fila ordinatamente, dando un segnale di profonda educazione e senso civico e di rispetto verso gli altri, mettendosi in fila per ore per aspettare l’autobotte che arriva e rifornisce le zone, laddove per una differenza di livello l’erogazione non riesce a soddisfare le abitazioni. Quindi, la gente sta collaborando, però l’esasperazione c’è perché dopo tanto tempo inizia a essere dura. Stanno lavorando per riportare la situazione alle condizioni di normalità, con gli interventi che hanno stabilito con la Protezione Civile nazionale. Quindi, adesso il Dipartimento nazionale ha assunto il comando e la direzione di tutta la situazione e quindi, intanto, si procederà per tornare alla normalità nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le possibilità di esecuzione dei lavori che dovrebbero garantire la risoluzione in maniera definitiva della situazione, bisogna attendere i tempi dovuti.

D. – Ciò che ci si augura è che questo non accada più, ovviamente…

R. – Certamente. Adesso si sta cercando di vedere, di pianificare tutto quello che può essere realizzato per poter mettere in sicurezza la linea dell’acquedotto che serve la città.

D. – Giuseppe Venuto, quali sono dunque le vostre speranze e qual è il vostro appello, se ne avete?

R. – Come volontari, già il “grazie” della gente che andiamo ad aiutare è ciò che ci ripaga. La nostra speranza è che questa situazione si risolva al più presto. Poi, ringraziamo il Dipartimento regionale di Protezione civile perché, vista l’emergenza, ha lasciato a Messina i mezzi antincendio che ci permettono di poter offrire questo servizio. Questa sinergia tra Consulta delle associazioni di Protezione civile e Consulta delle associazioni di volontariato dei servizi sociali sta dando buoni frutti. Quindi, insieme, si sta raggiungendo l’obiettivo e quindi, ancora una volta, la sinergia tra il terzo settore si dimostra fondamentale per poter raggiungere gli obiettivi.








All the contents on this site are copyrighted ©.