2015-11-07 17:12:00

Povertà, via di riforma per Chiesa e società


La riforma della Chiesa e della società passa attraverso "il confronto aperto con il tema della povertà". Lo sostiene, con audacia,  padre Luigi Gaetani, presidente della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori.

Spiega con convinzione:" La povertà è lo snodo teologico, e non solo sociologico o economico, per trattare la questione economica dentro una svolta antropologica. In questa denuncia la Chiesa resta profetica, svincolandosi da insignificanza e mondanità spirituale; da quella che Papa Francesco definisce la dittatura di una economia senza volto e senza uno scopo veramente umano ".

Ecco allora che, secondo padre Gaetani, diventa sempre più urgente "cambiare la nostra capacità di sguardo sulla realtà. Troppi, anche tra i cattolici, mostrano di essere in balia di una ideologia che pone il diritto di proprietà e l'accumulo di ricchezza sopra la dignità umana. Molti credenti sono stati risucchiati dal materialismo pratico del sistema capitalistico, perdendo la fede".

Pericoloso contagio mondano che non risparmia nemmeno gli istituti religiosi, in alcuni casi travolti da veri e propri scandali finanziari. "Per risanare la relazione tra vita religiosa ed economia- suggerisce suor Alessandra Smerilli, docente di economia politica presso l'università Auxilium e segretaria del Comitato delle Settimane dei Cattolici - penso si possa partire innanzitutto dal tema fondamentale della formazione alla dimensione economica. Bisogna cominciare da subito a far comprendere come va avanti una comunità, di cosa ha bisogno, cosa ci vuole per gestire bene le opere, quali sono i costi della vita. In secondo luogo, affinare gli strumenti di gestione e di controllo, che non vanno affidati ad una sola persona ma condivisi con tutta la comunità religiosa. Infine, bisogna curare di più il rapporto tra superiori ed economi; rapporto che deve essere improntato alla condivisione, alla comunione, alla piena trasparenza e alla vigilanza. Non è bene che gli economi siano lasciati soli".

Alla base di tutto, però, occorre recuperare il vero valore della povertà, spiega padre Gaetani: "Bisogna riscoprirla in quanto valore etico che dona vita e non morte. La povertà tempra ogni eccesso di sistema, lo regolamenta, lo mette a servizio dell'uomo. Nella prospettiva cristiana è umiltà e conoscenza di sé".








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