2015-11-10 12:39:00

Centenario Grande Guerra: a Roma un convegno di respiro europeo


Nell’ambito delle manifestazioni per Centenario della Prima Guerra mondiale, l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano ospita a Roma il Convegno internazionale "La Grande guerra: un impegno europeo di ricerca e di riflessione". L'evento, che è articolato in tre giornate e si concluderà domani, prevede gli interventi di molti studiosi di università e centri di ricerca europei e non solo. Il servizio di Eugenio Murrali:

Approfondire, dissipare miti e menzogne, restituire una memoria corretta della Grande Guerra. Questi alcuni degli obiettivi del Convegno internazionale ospitato negli spazi del Vittoriano. Due i momenti principali dell’evento: una rassegna di interventi riguardanti le storiografie nazionali sulla Prima Guerra mondiale e uno sguardo europeo sul coinvolgimento dell’Italia nel conflitto. Spiega uno degli organizzatori, Andrea Ciampani, docente di Storia contemporanea alla Lumsa di Roma:

“La forza di questo Convegno consiste innanzitutto in una rete tra università europee, che si è aggregata intorno ai gruppi esteri dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Forse, è giunto il momento per una riflessione comune in una prospettiva europea. Crediamo che oggi sia possibile avvicinare, riaccostare la memoria alla storiografia”.

Importante il ruolo di questo Convegno e delle altre manifestazioni del centenario che permettono ai cittadini di riappropriarsi della memoria collettiva della Grande Guerra. Osserva Romano Ugolini, presidente dell’Istituto europeo per la storia del Risorgimento italiano:

“La Grande Guerra molto spesso nelle scuole viene scartata come elemento di discussione e anche di informazione, per cui molti insegnanti si trovano nella condizione di richiedere di essere aggiornati su questa situazione. L’altro elemento che vorrei porre in luce è il carattere internazionale che l’Istituto dà alle proprie iniziative. Il problema della nostra realtà nazionale si deve confrontare sempre con la realtà degli altri Paesi”.

Al Convegno, è intervenuto anche Franco Marini, presidente del Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale:

“Noi abbiamo uno slogan come Comitato: "Conoscere la guerra per amare la pace". L’Europa oggi non sta giocando il suo ruolo nella competizione mondiale, nei rischi che il mondo attraversa. Se mi avessero detto 20 o 30 anni fa: “Ci può essere una terza guerra mondiale” , io mi sarei messo a ridere. Non ci avrei creduto, non era possibile. Adesso, ti guardi attorno e vedi quello che sta accadendo. L’Europa è assente e questa cosa non la può fare, dopo le tragedie che ha vissuto”.

Molte le realtà coinvolte, dall’Accademia di Ungheria a quella polacca, dalla British School all’Ecole Française ad altre importanti istituzioni culturali europee.








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