2015-11-12 17:50:00

Calano i matrimoni. Belletti: un istituto delegittimato


Gli italiani si sposano meno, e soprattutto lo fanno sempre più tardi. Lo afferma l’Istat, che traccia un quadro per alcuni aspetti preoccupante del Paese. Alessandro Guarasci:

Nel 2014 sono stati celebrati 189.765 matrimoni, circa 4.300 in meno sull'anno precedente. E al matrimonio si arriva sempre più maturi: gli sposi hanno in media 34 anni e le spose 31. L’età della separazione si aggira intorno ai 47 per gli  uomini e a 44 per le donne, ma è anche vero che le separazioni nel 2014 sono state a livelli pressoché analoghi a quelli medi degli ultimi 4 anni, mentre i divorzi del 2014 si sono rivelati essere circa 2000 in meno rispetto al 2008.

Calano i matrimoni religiosi, soprattutto al Nord e al Centro. E comunque, i matrimoni religiosi sono più stabili di  quelli celebrati con rito civile. In calo poi i matrimoni misti cioè dove almeno uno degli sposi è straniero, e quelli fra stranieri. Ma perché questo arretramento del numero di matrimoni? Francesco  Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari

R. – Il matrimonio è stato talmente delegittimato. E’ come se non ci fosse più la consapevolezza che fare famiglia ha un livello di cittadinanza pubblica. Uno facendo famiglia, faceva il suo Paese, faceva la sua comunità locale. Oggi invece questa eccessiva attenzione alla dimensione affettiva, istintiva, quindi ai sentimenti, che è importante, ma non è tutto della scelta del matrimonio, ha come tagliato fuori il matrimonio. Quel pezzo di carta, quindi, purtroppo non serve a niente e i giovani fanno sempre più fatica a sposarsi.

D. – Ci sono anche aspetti economici. Ad oggi le famiglie non riescono ad avere una fiscalità di vantaggio…

R. – Tra le difficoltà di casa, lavoro, precariato, non serve a niente, anzi, se ci si sposa fiscalmente si viene penalizzati.

 








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