2015-11-13 13:44:00

Roma: a Corviale, incendio doloso a centro per giovani disagiati


A Roma, nel quartiere periferico di Corviale, è stata incendiata nella notte la “Casa della spiritualità” all’interno del complesso “Campo dei Miracoli”, una struttura preziosa per l’intero quartiere. E’ infatti la sede di “Calciosociale”, un’iniziativa che attraverso la passione per lo sport coinvolge ragazzi con varie difficoltà. Il responsabile del "Campo dei Miracoli" a Corviale, Massimo Vallati, parla di attentato al cambiamento. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

E’ stato un incendio doloso a distruggere la “Casa della spiritualità” all’interno del Campo dei Miracoli, la prima sede di “Calciosociale”, un’iniziativa nata per dare un futuro ai giovani in una delle zone più periferiche della capitale. Il progetto vuole favorire l’integrazione di ragazzi con varie difficoltà attraverso il gioco del calcio e il Campo dei Miracoli a Corviale è diventato, negli anni, un luogo simbolico in cui far crescere l’impegno per la giustizia e contro la malavita. L’incendio è avvenuto alla vigilia dell’avvio dei lavori di ristrutturazione del palazzo, noto con l’appellativo di “Serpentone”, che ospita in condizioni fatiscenti di degrado oltre 1200 appartamenti. In questo territorio, dove si sta affacciando la speranza di una rigenerazione urbana, la “Casa della spiritualità” all’interno del Campo dei Miracoli è stata concepita, in particolare, come un luogo di preghiera per promuovere anche il dialogo interreligioso.

La “Casa della spiritualità” è uno dei simboli della rinascita del quartiere. Aver dato alle fiamme questa struttura è un attentato al cambiamento, sottolinea al microfono di Amedeo Lomonaco il responsabile del Campo dei Miracoli, Massimo Vallati:

R. – E’ un attentato al cambiamento, a chi vuole cambiare questo quartiere e vuole che si costruisca una storia diversa: che non sia più il quartiere dei banditi, del degrado, dell’abbandono, ma che sia il quartiere della bellezza, della legalità, della giustizia. Oggi è un giorno triste. La nostra azione per cambiare Corviale vuole essere stoppata, fermata dai soliti delinquenti che tengono in ostaggio questo quartiere da 30 anni. Ma noi vogliamo dire loro che noi non ci arrendiamo, che domani saremo ancora di più per cercare di vincere questa battaglia di giustizia e di legalità.

D. – A proposito di questa battaglia, cos’è il Campo dei Miracoli? Quali sono state le iniziative promosse attraverso questa struttura?

R. – Il Campo dei Miracoli è la sede italiana del "calcio sociale", questo nuovo modello di inclusione sociale. Un nuovo calcio nel quale si accolgono tutti: ragazzi con difficoltà economica, sociale, ma anche fisica, mentale, con handicap, ragazzi border-line. Si fanno percorsi insieme per cercare di superare insieme tutte le difficoltà. E a Corviale ha il suo cuore, la sua sede nazionale. E quindi da qui, al Corviale, abbiamo sempre cercato di costruire occasioni di percorsi di legalità, percorsi contro il gioco d’azzardo, battaglie civiche sull’accoglienza anche di persone di culture diverse … E' quindi, veramente, un luogo dell’accoglienza, un luogo della pace, della serenità. E oggi hanno colpito proprio la casa della spiritualità interreligiosa, dove ci sono i simboli di tutte le religioni, che era una vecchia casa abbandonata che noi abbiamo trovato qui, quando abbiamo preso il Centro nel 2009. Era un posto abbandonato, simbolo del degrado, che abbiamo ricostruito a luogo di dialogo, a luogo di pace. Colpire quel posto è proprio colpire questa cultura che vuole costruire, una cultura che vuole fare oasi di pace e di accoglienza; invece qui c’è la cultura della distruzione, del bruciare, del distruggere contro la cultura del costruire.

D. – In questa partita tra chi distrugge e chi vuole costruire, però alla fine questa forza di cambiamento attraverso il “Campo dei Miracoli” e il calcio sociale, continuerà ad agire al Corviale, e non solo …

R. – Deve continuare e continuerà. Ma noi rivolgiamo un appello agli uomini e alle donne di buona volontà di questa città, alle istituzioni: che lo Stato veramente prenda un mano questa partita e la vinca, perché da soli noi non ce la facciamo. Lo Stato deve dare una risposta chiara e netta a questi quattro balordi impauriti perché se fanno questa cose è perché non hanno nulla da dire e nulla da insegnare, ma hanno soltanto una grande paura di perdere quei piccoli traffici illeciti che li sostengono da anni e anni. Noi dobbiamo costruire un mondo diverso, ma soltanto attraverso l’azione dello Stato: se lo Stato non si muove, noi non ce la faremo.

D. – Quindi, quello che dà fastidio del “Campo dei Miracoli” è questa sua forza attrattiva capace di costruire una società diversa, una società che alcuni non vogliono assolutamente...

R. – Noi siamo contro il racket degli appartamenti occupati a Corviale. Siamo contro lo spaccio di droga, contro l’occupazione abusiva di posti che sono stati sottratti al bene pubblico per affari privati. Siamo contro tutto quello che noi vediamo che non ci va bene e lo denunciamo. Non abbiamo paura di nessuno. Abbiamo visto purtroppo che tante persone non hanno denunciato questi accadimenti a Corviale e ce ne dispiace. Ma ora è il momento di voltare pagina, anche alla vigilia dei lavori sul palazzo del Corviale.

D. – Quali sono le principali paure ma anche le potenzialità legate proprio alla ricostruzione di questo palazzo che è un simbolo di degrado, ma anche di speranza?

R. – Le paure sono queste: quando porti la luce ovunque, non puoi più spacciare perché ti vedono; quando ti dicono che quel posto è occupato abusivamente e devi andare via, tu perdi un posto, perdi territorio e quindi perdi potere. Hanno paura di perdere il potere. Un potere che l’assenza dello Stato ha loro concesso. Oggi lo Stato deve tornare e deve riprendersi quello spazio e deve restituire dignità a tutte quelle famiglie che sono ostaggio di quattro delinquenti da 30 anni. Questi lavori sono veramente lo spartiacque per vincere questa partita o per perderla. Se perdiamo questa occasione sarà la fine; se invece la cogliamo e sfruttiamo questi lavori per cambiare anche architettonicamente il palazzo di Corviale e fare pulizia, c’è una speranza per tutti questi ragazzi.








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