2015-11-14 13:41:00

Migranti. L’indagine: violenze contro i profughi in Bulgaria


Si chiama “Safe passage” l’indagine condotta dal Centro per i diritti umani di Belgrado e dall’Oxfam su oltre cento profughi che hanno attraversato il confine bulgaro con Serbia e Turchia e sarebbero stati oggetto di soprusi e violenze da parte della polizia bulgara. Le testimonianze raccolte da afghani, siriani e iracheni raccontano di estorsioni, rapine e pestaggi con le pistole da parte degli agenti, perpetrate anche all’interno dei centri di prima accoglienza sul territorio.

“L’Ue dovrebbe intervenire, violenze inaccettabili”
Le interviste sono state effettuate a Dimitrovgrad, alla frontiera tra Serbia e Bulgaria, dove ogni giorno passano fino a 200 persone. “Con questo rapporto, vogliamo far sapere a tutto il mondo cosa presumibilmente accade in Bulgaria su base quotidiana – ha detto Nikolina Milic, del Centro per i diritti umani di Belgrado – queste violenze sono inaccettabili per l’Unione Europea”. Le fa eco Stefano Baldini, direttore di Oxfam per l’Europa sudorientale, dove l’organizzazione si sta occupando dell’installazione di servizi igienici e della distribuzione di acqua e materiale sanitario a circa 100 mila persone tra Serbia e Montenegro: “L’Ue deve intervenire e agire per garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali all’interno dei suoi confini”. (R.B.)








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