Cristiani e musulmani in Pakistan condannano con forza la strage di Parigi del 13 novembre scorso. Gli attivisti della Commissione nazionale di Giustizia e Pace della Chiesa cattolica pakistana (Ncjp) - riferisce l'agenzia AsiaNews - hanno diffuso un comunicato congiunto a firma di padre Emmanuel Yousaf Mani e del direttore esecutivo Cecil Shane Chaudhry, in cui definiscono “inaccettabile” la morte di persone innocenti per motivi di fede.
Appello al Pakistan perchè mostri solidarietà alla Francia
I due leader cattolici rivolgono un appello al governo del Pakistan, perché si mostri
solidale con la Francia e il suo popolo in questo momento di bisogno e auspica che
siano consegnati alla giustizia gli attentatori tuttora in fuga. A fronte dell’incertezza
che caratterizza le nostre vite, avvertono i vertici di Ncjp, ai familiari delle vittime
resta “la preghiera e l’affidarsi a Cristo” per trovare la pace e la forza necessarie
“per superare questa perdita irreparabile”. E augurano una pronta guarigione a chi
è rimasto ferito in questo “orribile attacco”.
L'uso della forza non rappresenta la soluzione dei problemi
Interpellato da AsiaNews padre Bonnie Mendes, una delle personalità più autorevoli
della Chiesa pakistana, oggi nelle Filippine in qualità di coordinatore di Caritas
Asia, condanna senza mezzi termini la strage. Egli rilancia la difesa della vita,
da sempre al centro dell’opera dei vescovi asiatici, e avverte: “Gli attacchi terroristici
devono finire” e tutta l’umanità “deve unirsi per combattere il terrorismo”. Le guerre
lanciate in Iraq (e in Siria) hanno innescato questa spirale di violenza e terrore,
avverte il sacerdote, il quale aggiunge che oggi più che mai “l’uso della forza non
rappresenta la soluzione dei problemi”. “Servono soluzioni politiche” conclude, unite
“alla sorveglianza delle attività terroristiche” e alla difesa dei valori della “libertà,
fraternità e uguaglianza” alla base della Repubblica francese.
A Lahore Messa per le vittime di Parigi
“Siamo tremendamente scioccati. La strage di Parigi ha scosso tutti i pakistani.
Condanniamo ogni forma di violenza. Il Pakistan è uno Stato che da anni combatte contro
il terrorismo che ha colpito strade, piazze, scuole, chiese. Ieri nella cattedrale
di Lahore, come in molte altre chiese del Pakistan, abbiamo celebrato una Messa in
suffragio per le vittime e oggi esprimiamo profonda solidarietà con i cittadini francesi
ed europei”: è quanto dice all’agenzia Fides mons. Francis Shaw, arcivescovo di Lahore.
“Ieri ho avuto un incontro con tutti i preti della diocesi e, come cristiani pakistani,
ci uniamo nel porgere le condoglianze alle famiglie e nel pregare per le vittime.
Anche molti leader musulmani pakistani hanno espresso la loro condanna, ricordando
che il terrorismo violenta il nome di Dio e l’islam”, osserva l’arcivescovo. “Continueremo
a pregare incessantemente per invocare da Dio il dono della pace e la forza per superare
momenti difficili come questo” aggiunge.
Questi attentati sono una minaccia per le minoranze che vivono in Europa
Una ferma condanna dell’attentato di Parigi viene anche da personalità e intellettuali
musulmani pakistani. Il prof. Musadeq Hussain, decano della Facoltà di legge dell’università
internazionale Riphah a Faisalabad (Punjab) afferma che “questi gesti peggioreranno
la situazione in tutto il mondo” e “saranno fonte di minaccia per le minoranze che
vivono in Europa”. Il sostegno della Francia alle popolazioni di Asia e Africa ne
uscirà “indebolito”, mentre saranno rafforzare le politiche “militari e imperialiste”.
(S.K.)
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