2015-11-17 13:30:00

Manila: vertice Apec all'ombra della strage di Parigi


E' entrato nel vivo l'incontro annuale dell'Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation, Cooperazione economia Asia-Pacifico), che si tiene, dopo un ventennio, nuovamente a Manila. Dopo l'incontro di ieri dei ministri economici, si va verso il vertice di domani con la partecipazione dei capi di stato e di governo. Il raduno filippino dei rappresentanti di 21 economie sviluppate e in via di sviluppo, che assommano il 57% del Pil mondiale oltre la metà del commercio globale e più di tre miliardi di individui - riferisce l'agenzia Misna - nei primi due giorni ha avuto un taglio prettamente economico. Domani e giovedì, invece, saranno al centro i rapporti politici, le tensioni territoriali, le strategie focalizzate nell'area e, inevitabilmente, la minaccia terroristica dopo i tragici fatti di Parigi.

Trovare una convergenza tra i Paesi coinvolti dall'islamismo radicale
Forte la necessità di trovare una convergenza tra le esigenze di Paesi attivi nei centri di conflitto alimentati dall'islamismo radicale in Medio Oriente e Asia e oggetto di ritorsioni (Stati Uniti, Russia), con quelli che sono a loro volta a rischio come potenziali obiettivi (Australia, India, economie sviluppate dell'Estremo Oriente, Cina, Filippine) e altri che – ospitando una maggioranza di popolazione islamica (Bangladesh, Indonesia, Malesia, Pakistan) sono allo stesso tempo centrali di reclutamento del jihadismo, centri di operazioni destabilizzanti, teatro di persecuzione dei non-musulmani e degli stessi musulmani moderati o laicisti.

Sviluppare il ruolo delle piccole e medie imprese 
Sul piano economico, l'obiettivo è soprattutto mettere in luce e sviluppare il ruolo delle piccole e medie imprese nel consentire, come recita il tema dell'incontro “La costruzione di economie aperte per la costruzione di un mondo migliore”. Non a caso, questa tipologia d'impresa rappresenta il 97% dell'intera imprenditoria Apec. Una tipologia che meglio può utilizzare l'ingente capitale umano ancora disponibile, sebbene in un contesto di graduale ma per alcuni casi anche rapido invecchiamento della forza lavoro. “È importante enfatizzare il capitale umano perché abbiamo un gran numero di giovani che necessitano di crescere e di godere di ogni beneficio che l'appartenenza alla comunità consente”, sottolinea l'economista filippino Benjamin Diokno.

Ingenti misure di sicurezza per l'arrivo dei leader mondiali
In un Paese in allerta per prevenire iniziative terroristiche e dove persino i voli delle compagnie aeree locali sono stati ridotti per evitare congestione sui cieli in coincidenza con il Vertice ma anche per consentire un maggiore controllo dei servizi di sicurezza, è arrivato oggi Barack Obama. Con lui a Manila, il presidente russo Vladimir Putin, quello cinese Xi Jinping, quello sudcoreano Park Geun-hye, oltre al premier giapponese Shinzo Abe e quello australiano Malcolm Turnbull.

La Cina non vuole affrontare il contenzioso sui mari
​Pechino ha già chiarito di non apprezzare alcun accenno al contenzioso in corso nei mari al largo delle sue coste, che rivendica in modo crescente per vaste aree alzando la tensione con i paesi costieri. Non a caso, i governi filippino e vietnamita hanno segnalato per oggi la firma di un accordo strategico che ha un'evidente funzione deterrente verso le mire cinesi, in concomitanza con una presenza sempre più attiva Usa nei mari e nei cieli dell'area. (C.O.)








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