“1050 anni fa sul suolo polacco venne eretta la prima croce come segno di vittoria sul peccato e sulla morte”. Lo scrivono i vescovi polacchi in un messaggio in vista dell’anniversario della cristianizzazione del Paese decisa dal principe Mieszko I dei Polani nel 966. Rammentando che il cristianesimo permise alla Polonia di aderire al “mondo della cultura latina” e alla “comunità dei popoli cristiani”, i presuli – riporta l’agenzia Sir - rilevano l’importanza delle celebrazioni del Millennio del cristianesimo in Polonia nel 1966 che “resero possibile il Pontificato di san Giovanni Paolo II, il movimento Solidarnosc e la riconquista della sovranità nazionale nel 1989”.
L’anniversario celebrato nell’ambito dell’Anno Santo della Misericordia
“L’esperienza della fede fu tradotta negli atteggiamenti
morali, visibili anche nella sfera economica, politica e culturale”, scrivono i vescovi
annoverando fra i frutti del cristianesimo polacco “l’adesione alla comunità delle
nazioni d’Europa”. Il messaggio, che verrà letto nelle chiese in Polonia questa domenica,
pone l’accento sul fatto che il 1050.mo anniversario del cristianesimo nel Paese sarà
celebrato nell’ambito dell’Anno Santo della Misericordia e anticipa l’atto di sottomissione
dell’intera nazione polacca a Cristo Re dell’Universo, che verrà celebrato il 19 novembre
del 2016 nel Santuario di Lagiewniki a Cracovia. I vescovi auspicano che l’anno dell’anniversario
diventi “tempo per rinforzare il legame con la Madonna, Madre della Chiesa e nostra
Madre” e “tempo di gioiosa speranza per i giovani che incontreranno Papa Francesco
alla Gmg di Cracovia”.
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