2015-11-25 14:21:00

Mons. Musonde: il Papa darà ai giovani speranza e direzione


È giovane il Kenya, oltre la metà della popolazione ha un’età media piuttosto “verde”. Per questo, uno degli appuntamenti più sentiti della visita del Papa è quello in programma dopodomani allo stadio Kasarani di Nairobi, quando Francesco si immergerà tra le migliaia di ragazze e ragazzi che stanno preparando per lui un’accoglienza calorosa e colorata. La nostra inviata, Linda Bordoni, parla di questo momento con l’arcivescovo di Mombasa, mons. Martin Kivuva Musonde:

R. – It is a great today. We are preparing for the coming…
E’ un grande giorno oggi. Ci stiamo preparando alla visita e all’incontro del Santo Padre con i giovani. E’ emozionante, perché il Santo Padre ha scelto questo incontro con i giovani come il momento clou della sua visita. Penso porterà loro molta speranza, darà loro una direzione, l’energia per prendere il futuro del nostro Paese nelle loro mani, per un ritorno a un forte senso etico, a un’unità, un’armonia del Paese, superando le sfide, in modo particolare quella del radicalismo, della mancanza di lavoro che li porta a volte alla disperazione. Quindi, la visita del Papa è una buona opportunità per sollevare i cuori di questi giovani e per scaldarli.

D. – Il Kenya ha un’enorme popolazione giovane…

R. – Indeed, there’s no doubt…
Sì, non c’è dubbio. Penso si possa dire che il 60% della popolazione sia giovane.

D. – Quali sono le vostre speranze? Quale eredità sperate possa lasciare questa visita in Kenya?

R. – I do believe Kenya…
Credo che il Kenya dopo la visita di Papa Francesco vivrà una nuova alba e non sarà più lo stesso. I cuori saranno toccati dal potere di trasformazione di Papa Francesco, attraverso il suo esempio e le sue parole. Ma soprattutto rimarrà un’eredità nel cuore di quei giovani cui parlerà qui. Ci trasmetterà un senso di speranza, il senso che siamo noi ad avere il nostro futuro nelle nostre mani. E credo davvero che ci sarà un risveglio della nostra fede e un risveglio della nostra fede trasposta in azione, nelle linee che ci darà non solo in termini di partecipazione alla Messa, ma nell’essere orgogliosi, audaci, coraggiosi abbastanza nel confessare la nostra fede e di testimoniarla ogni qual volta la situazione lo richieda. Quindi, io sono molto speranzoso specialmente per i giovani, ma anche per tutto il Paese. L’immagine del Santo Padre, il suo esempio, il fatto che lui porti un messaggio di armonia di fronte alle difficoltà ci aiuterà a prepararci meglio, a immunizzarci, a essere vaccinati contro la tentazione del radicalismo. Molti giovani, infatti, si trovano in situazioni difficili, a causa di false promesse. Lui dunque ci presenterà Cristo come una reale soluzione, e non solo Cristo: l’umanità nella sua bontà. Spero davvero molto che questa visita possa essere un trampolino di lancio dal quale aiutare i giovani nel nostro Paese, i suoi leader e la nostra gente, non solo i cattolici. Naturalmente, per la Chiesa cattolica è una festa meravigliosa e un’occasione per rinnovarci.








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