2015-11-25 08:27:00

Putin e Erdogan: alta tensione dopo l'abbattimento del jet


Tensione alle stelle tra Turchia e Russia, dopo l’abbattimento ieri di un caccia di Mosca da parte di Ankara, per aver violato il suo spazio aereo al confine con la Siria. Per Putin quanto accaduto avrà serie conseguenze. Obama appoggia Erdogan, ma intima il no ad una escalation. Francesca Sabatinelli:

Una pugnalata alla schiena: così Vladimir Putin aveva immediatamente definito l’abbattimento ieri del suo jet, colpevole per i turchi di aver sconfinato dalla Siria, con la conseguente morte di almeno uno dei due piloti. La tensione è altissima, e le ricadute rischiano di essere gravi sulle operazioni della coalizione antijihadista.  Lo scambio di accuse è reciproco, per i russi l’esercito turco non si sarebbe messo in contatto via radio con l’aereo prima di aprire il fuoco, inoltre il velivolo colpito sarebbe stato ancora nello spazio aereo siriano, versione smentita da Ankara che ormai da giorni aveva intimato ai russi di non bombardare le postazioni della milizia turcomanna anti-Assad, alleata di Erdogan, a pochi metri dal confine  tra Siria e Turchia. Putin ha minacciato serie conseguenze, che per ora si sono concretizzate con l’annullamento dell’incontro previsto oggi tra il ministro degli esteri russo Lavrov e il suo omologo turco, e con lo stop ai contatti militari. L’abbattimento di un aereo militare di Mosca da parte di un membro della Nato apre scenari imprevedibili nella drammatica crisi siriana, la Turchia ha incassato il sostegno del Consiglio Atlantico e del presidente Usa Obama, che appoggia il diritto di Ankara a difendere la sua sovranità, ma che invita a evitare una escalation e a assicurare che l'incidente del jet russo abbattuto non si ripeta. 








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