2015-11-30 17:00:00

COP21: presentato a Roma Rapporto Ministero Ambiente e Ispra


Il taglio delle emissioni e le strategie economiche per l’adattamento ai grandi cambiamenti climatici sono gli obiettivi di COP 21, la Conferenza delle Parti di Parigi in cui anche l'Europa è fortemente coinvolta. In occasione dell'incontro è stato presentato a Roma il rapporto del Ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA, “L’Ambiente in Europa”. Il servizio di Veronica Di Benedetto Montaccini:

La pace passa anche per il clima. E' uno dei convincimenti di COP21 per un futuro con meno guerre per le risorse e compatibile con i limiti del pianeta. Per questo è importante che da Parigi vengano fuori delle idee condivise a livello globale e riproducibili in ogni città, ha ricordato Hans Bruyninckx, direttore dell’Agenzia Europea per l’Ambiente:

"Il 78% della popolazione globale ben presto vivrà in megalopoli, quelle realtà che già oggi consumano la gran parte dell’energia. Ma non dobbiamo vedere le città solo come un problema, sono infatti anche un incubatore creativo di idee urbane. E’ lì che, con la creatività dei giovani, possono cambiare le abitudini che inquinano il mondo".

Ognuno di noi può essere il cittadino che fa la differenza, ha continuato Bruyninckx, che auspica ad una presa di responsabilità sul clima sempre più forte per l’Europa:

"Due fattori sono rilevanti per questa COP21: i due gradi sono cruciali specialmente per l’Europa, perché si sta riscaldando molto più velocemente di altri territori e tra tutte le regioni del Mediterraneo è la più vulnerabile. Il secondo punto riguarda la partecipazione, sotto il protocollo di Kyoto c’erano circa 35 Stati obbligati a rispettare delle norme ambientali, oggi tutto il mondo è chiamato a partecipare attivamente a questa causa".

Una causa che va portata avanti anche dal punto di vista dello sviluppo economico, riducendo a zero gli scarti e producendo in maniera più sostenibile, con meno acqua e meno risorse, un'economia circolare, come ha spiegato il direttore generale dell’ISPRA Stefano Laporta:

"I cinque obiettivi 2020 possono essere sintetizzati nell’unico obiettivo di migliorare le condizioni dell’ambiente attraverso azioni mirate a preservare il capitale naturale e anche a stimolare sempre di più un’economia circolare, un diverso modello di sviluppo anche dal punto di vista economico e sociale".

Il cambiamento climatico, sempre secondo Laporta, ha delle gravi conseguenze non solo sociali, ma anche sanitarie:

"Per quanto riguarda l’impatto sulle persone, è innegabile che tutto quel che accade a livello ambientale possa avere delle ripercussioni dirette o indirette sulla salute dei cittadini, sulla loro qualità di vita e sul loro benessere".

Non bastano dunque i tagli a fermare l’avanzata del riscaldamento globale, servono delle iniziative positive, innovative e rispettose per l’ambiente. Alcune hanno come protagonista l’Italia, come ha ricordato il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Silvia Velo:

"L’Europa si presenta con la proposta più avanzata alla COP 21 sul clima: il famoso "30-30-30", ovvero 30% di rinnovabili, 30% di efficienza energetica e 30% di riduzione di anidride carbonica. L’Italia sugli obiettivi del clima ha raggiunto il 40% di energia prodotta da fonti rinnovabili, questo significa che la metà delle lampadine che noi accendiamo è alimentata da fotovoltaico, eolico e biomasse e questo è un primo esempio importante. L’altro è nel riciclo dei materiali, siamo infatti leader in Europa. Abbiamo molti esempi positivi della nostra industria non sufficientemente conosciuti che faremo però conoscere durante la conferenza di Parigi".








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