Nel “tempo forte” dell'Avvento, durante le celebrazioni liturgiche quotidiane, in tutte le chiese caldee del mondo i fedeli pregheranno per invocare il dono della liberazione di Mosul e dell'intera Piana di Ninive, e chiedere che vengano garantiti i diritti delle minoranze religiose che vivono in Iraq. Sono queste le due intenzioni di preghiera che il Patriarca caldeo Louis Raphael Sako ha suggerito ai cattolici caldei presenti in Iraq e a quelli sparsi nelle comunità in diaspora, con un messaggio diffuso nella prima domenica d'Avvento.
Sako auspica modifica della legge sull'islamizzazione dei minori
Nel testo, riferisce l'agenzia Fides, si invitano i fedeli a pregare affinché la
liberazione dei territori iracheni conquistati dai jihadisti del sedicente Stato Islamico
(Daesh) permetta presto agli sfollati di far ritorno alle proprie case, e si auspica
che la desiderata tutela dei diritti delle minoranze religiose si concretizzi anche
nella modifica della legge sull'islamizzazione dei minori (il testo giuridico, fortemente
contestato dalle minoranze religiose irachene, che di fatto impone il passaggio automatico
alla religione islamica dei minori quando anche uno solo dei due genitori si converte
all'islam).
Nell'agosto del 2014 la fuga di migliaia di cristiani dalla Piana di Ninive
La città di Mosul è caduta sotto il controllo dei jihadisti del Daesh dal 9 giugno
2014. Quasi due mesi dopo, nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014, le milizie jihadiste
hanno conquistato molte città e villaggi della Piana di Ninive, provocando anche la
fuga di decine di migliaia di cristiani caldei, siri e assiri. (G.V.)
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